Il gruppo Zegna chiude il 2021 con una crescita del 27% sul 2020, tagliando il traguardo dei 1,292 miliardi di euro: una performance superiore rispetto all’obiettivo dichiarato in occasione dell'annuncio dell’Ipo a Wall Street.
A trainare i ricavi sono stati l’incremento a doppia cifra (+23%) del segmento Zegna, arrivato a quota 1,035 miliardi di euro, e il poderoso aumento di Thom Browne – brand acquisito nel 2018 - che nel fiscal year appena concluso ha conquistato un +47%, con un giro d’affari pari a 263 milioni di euro.
«La nostra prima trimestrale da società quotata in Borsa conferma che Zegna è un leader globale nel mercato del lusso - ha commentato il ceo Gildo Zegna -. Il nostro focus sull'eccellenza e sull'innovazione e la forte risposta dei clienti hanno portato i nostri ricavi preliminari per l'intero anno a superare il nostro piano precedentemente divulgato».
In particolare, i prodotti a marchio Zegna, che includono abbigliamento, borse, scarpe e pelletteria, oltre a beni in licenza e royalties, hanno registrato ricavi in aumento del 33% a 847 milioni di euro, generati in gran parte dalla robusta crescita nelle due aree principali Luxury Leisurewear e Scarpe.
Quanto al fatturato del settore tessile, è aumentato a doppia cifra a 102 milioni di euro. La società ha invece registrato un calo del 9% del giro d'affari delle alleanze strategiche, a 75 milioni di euro, risentendo della fase di adeguamento post-Covid.
Dal punto di vista delle aree geografiche, le vendite hanno registrato un boom nel Nord America, con un +46% a 191 milioni di euro, in gran parte realizzate negli Stati Uniti (+53%).
Solida la performance nell'area Apac, dove i ricavi sono aumentati del 26% a 696 milioni di euro, con la regione Greater China in pole position (+34% sul 2020 e del 28% sui livelli pre-pandemia).
Positivo il bilancio delle vendite anche nell’area Emea, con un +20% a 380 milioni di euro, con l’Italia che si è tornata ai livelli pre-Covid.
Sul fronte dei canali, la crescita delle vendite retail è stata del 39%, mentre quella wholesale del 14%.
Come outlook, il gruppo prevede di registrare un margine ebit rettificato per il 2021 di circa il 10%.
Riguardo al 2022, Zegna ipotizza una crescita dei ricavi a un tasso low-teens e un ulteriore miglioramento del suo margine ebit rettificato.
«Mentre continueremo a monitorare gli eventi mondiali e i potenziali impatti della pandemia sulla nostra attività - ha detto Gildo Zegna - rimaniamo ottimisti sulla nostra crescita nel 2022, con una migliore redditività».
Il gruppo ha inoltre annunciato che le collezioni 2022 saranno le ultime a utilizzare la pelliccia, sia per il marchio Zegna che per Thom Browne.