Il fashion e-commerce britannico
Asos ha raccolto circa 75 milioni di sterline di capitali freschi, per rafforzare le sue finanze e portare avanti il suo piano “Driving Change”, studiato per tornare a un profitto sostenibile e per generare cassa nella seconda metà dell’esercizio e oltre.
Oltre al collocamento interamente sottoscritto dai soci di 75 milioni di sterline (tra loro anche
Anders Povlsen, proprietario dei negozi
Bestseller, tramite il suo veicolo d’investimento, che ha sottoscritto circa 21 milioni di sterline) il piano di rifinanziamento comprende anche un’offerta pubblica di azioni per oltre 5 milioni di sterline, al prezzo unitario di 418,1 sterline, corrispondente al prezzo di chiusura del titolo nella giornata di ieri, 25 maggio.
Inoltre l’e-tailer ha ottenuto un finanziamento a lungo termine “senior term loan” da 200 milioni di sterline e altri 75 milioni di prestiti “super senior revolving facility” attraverso lo specialista Bantry Bay Capital Limited, con scadenza nell’aprile 2026 e possibilità di rinnovo. Questo nuovo finanziamento per un totale di 275 milioni sostituisce il precedente da 350 milioni che sarebbe scaduto nel novembre 2024.
Questa articolata operazione sembra non essere apprezzata dagli investitori. Ieri le azioni Asos hanno chiuso la seduta alla Borsa di Londra in calo e la discesa è proseguita anche oggi. In chiusura di seduta le azioni valgono circa 406 pence, in discesa del 2,89% rispetto a ieri. La capitalizzazione della società ammonta a circa 406 milioni di sterline.
La società guidata da
José Calamonte ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita operativa di 9,8 milioni di sterline e una perdita ante-imposte di 31,9 milioni. I ricavi si sono attestati a 3,9 miliardi (+1%).
Nel primo semestre del nuovo fiscal year terminato a fine febbraio Asos ha subito una discesa dei ricavi del 7% (a valute costanti ed escludendo il business in Russia) a 1,84 miliardi di sterline. La perdita ante-imposte ammonta invece a 290,9 milioni, dai -15,8 milioni precedenti.
e.f.