Titolo in picchiata a Wall Street

Under Armour conferma le indagini delle autorità federali

L’americana Under Armour pubblica una trimestrale nel complesso positiva, ma conferma l’avvio delle indagini sulle sue prassi contabili.

Nel terzo trimestre il marchio dello sportswear ha registrato un calo dell’1% dei ricavi, a 1,43 miliardi di dollari (in linea con un anno prima a cambi costanti), contro gli 1,41 miliardi previsti dagli analisti (fonte Refinitiv).

L’utile netto è invece salito a 102 milioni di dollari, dai 75 milioni precedenti. Si tratta di 0,23 dollari per azione, ben oltre gli 0,18 dollari attesi dagli analisti.

Il gruppo che sta per cambiare il ceo (da gennaio il fondatore Kevin Plank passerà la carica a Patrik Frisk) ha migliorato le previsioni di fine anno: i profitti dovrebbero collocarsi nella parte alta dell’intervallo inizialmente ipotizzato di 0,33-0,34 dollari per azione. Inoltre è prevista una minore spesa in conto capitale, che dovrebbe ammontare a 180 milioni di dollari, dai 210 milioni preventivati inizialmente.

Nonostante queste indicazioni le azioni Under Armour stanno crollando alla Borsa di New York. Intorno alle 16 italiane registrano un -14% al prezzo di 18,16 dollari.

Sul caso pesa la conferma della notizia che la Sec (la Consob americana) e il Dipartimento di Giustizia statunitense hanno avviato un’indagine sulle procedure contabili del gruppo dal 2017 in avanti. Dalla società di Baltimora fanno sapere che stanno collaborando e si dichiarano convinti che le loro prassi e le informazioni divulgate sono appropriate.

A dare la notizia delle indagini è stato per primo il Wall Street Journal, domenica, anticipando che le investigazioni dovrebbero portare a scoprire se Under Armour ha spostato le vendite da un trimestre all’altro per far apparire i risultati migliori degli effettivi.

e.f.
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