Parla di un «miglioramento significativo» dei risultati, il comunicato sul secondo trimestre 2021 di
Capri Holdings.
I ricavi si sono ridotti del 23% (o del 24,6% a cambi costanti), attestandosi a 1,1 miliardi di dollari (ossia 930 milioni di euro) e segnando una ripresa rispetto al primo quarter, che era stato archiviato con 451 milioni, -66,5%.
A trainare il business l'e-commerce, che ha segnato un incremento del 60% circa, e le vendite in Cina mainland.
L'utile lordo ha totalizzato 710 milioni di dollari, dai precedenti 874 milioni, con un margine lordo del 64%, contro il 60,6% dello stesso periodo dell'anno precedente. 701 milioni di dollari è la cifra relativa all'utile lordo adjusted, con un margine del 63,2%: un anno fa si parlava di 879 milioni e di un 61%.
L'utile netto si è attestato a 122 milioni di dollari (0,81 dollari per azione) rispetto ai passati 73 milioni (0,47 dollari per azione). Su base adjusted, l'utile netto è stato di 137 milioni di dollari (0.90 dollari per azione), in discesa da 177 milioni (1,16 dollari per azione).
Analizzando le singole griffe,
Versace ha visto il turnover ridursi del 14,5%, a 195 milioni di dollari. Su base costante la flessione è stata del 18,9%. L'utile operativo e relativo margine hanno registrato rispettivamente 20 milioni di dollari e un'incidenza del 10,3%. Un anno fa la cifra era di 9 milioni di dollari, con un 3,9%. Su base adjusted, 12 mesi fa l'utile operativo era di 14 milioni, con un margine del 6,1%.
Jimmy Choo ha performato molto bene, considerato il periodo: i ricavi sono stati infatti pari a 122 milioni di dollari, in contrazione del 2,4% o del 6,4% a cambi costanti. In pareggio l'utile operativo, dalla precedente perdita operativa di 10 milioni di dollari.
Il tallone d'Achille è
Michael Kors, penalizzato da un -27,2% del giro d'affari, pari a 793 milioni di dollari, mentre l'utile operativo si è ridotto da 222 a 190 milioni. Il margine operativo è stato del 24%, quando un anno fa viaggiava intorno al 20,4%.
«Siamo soddisfatti di questi dati - commenta il chairman e ceo
John D. Idol -. Sia il turnover, sia gli utili hanno superato le aspettative. Questo dimostra la forza e il livello di desiderabilità di Versace, Jimmy Choo e Michael Kors, i nostri luxury brand che attraverso la creatività e l'innovazione generano una connessione emotiva con il consumatore».
A proposito di consumatori, «ne stiamo attraendo di nuovi - informa Idol - come evidenzia l'aumento a doppia cifra del nostro consumer database».
Il chairman e ceo si dice ottimista su Capri Holdings e sul lusso, di fronte a un mondo «che sta emergendo dalla crisi - osserva -. Abbiamo un portafoglio incredibile di griffe luxury, ognuna con un ricco heritage, un dna esclusivo e un'elevata fedeltà verso il marchio da parte dei suoi estimatori. Il nostro posizionamento è unico e ci proietta verso molti anni di crescita».
Impossibile però fare previsioni sul fiscal year: la società non fornisce indicazioni sui profitti annuali, a causa di una perdurante incertezza, legata alla pandemia e alle sue conseguenze su vari fronti, dall'economia globale al turismo.
Nella foto, un'immagine della
Versace 2020 Holiday Campaign, nel cui cast figurano
Irina Shayk,
Adut Akech,
Ali Walsh e
Louis Baines, oltre a una selezione di volti della famiglia Versace. Il tema è il viaggio verso casa per ricongiungersi con i propri cari, all'insegna dei concetti di amore e connessione, in un momento di forzato distanziamento sociale.
a.b.