tra i fiori all'occhiello il color & design center

Covestro celebra 50 anni dello stabilimento di Filago

Leader mondiale nei polimeri, con un fatturato poco al di sotto degli 11 miliardi di euro nel 2020, Covestro non ha solo l'industria automoblistica e dei trasporti, il settore edile, l'arredo e il comparto elettrico ed elettronico come ambiti di sbocco, ma anche lo sportswear e gli articoli per il tempo libero, in particolare le calzature.

Il 2021 è una pietra miliare per il gruppo in Italia: si celebrano infatti i 50 anni di produzione nello stabilimento di Filago, in provincia di Bergamo, specializzato nella produzione di materie plastiche e avviato nel 1971 a opera di 30 operai italiani della Bayer di Leverkusen.

Fra le tante attività di eccellenza legate all'impianto spicca il Color & Design Center (Cdc) applicato appunto alle materie plastiche, nato nel 2002 e parte di una rete globale con sedi negli Usa, in India, in Thailandia e in Cina.

Il cuore del Color & Design Center è l'area dedicata al problem solving, che dialoga e opera a stretto contatto con i designer, determinando già in fase di "compoundazione" l'opportunità di usare una determinata colorazione o uno specifico effetto sulle superfici, individuando le nuove tendenze e le tecnologie più adatte per realizzarle.

Obiettivo del Cdc è diventare uno spazio di generazione delle tendenze, dove studiando le caratteristiche e le qualità sensoriali, emozionali ed estetiche del colore si possano anticipare i trend, identificando la direzione in cui si muove il mondo delle cromie applicate al design.

Quanto allo stabilimento di Filago, in primo piano c'è la regola delle tre P: People, Planet, Profit, rispondendo alle direttive generali di Covestro, impegnato nell'aumento delle materie prime alternative, nello studio di modalità di riciclo innovativo, nella crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e nella collaborazione con le università, le aziende e le istituzioni per trovare soluzioni all'avanguardia.

Nel paese della bergamasca l'azienda sta lavorando a campionature di nuovi prodotti con una quota significativa di materia prima riciclata, non proveniente dunque dalla polimerizzazione ma da prodotti a fine vita, reimmessi nel sistema produttivo. Prioritario, inoltre, l'efficientamento energetico, con il ricorso a fonti rinnovabili.

A cura della redazione
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