700 milioni di ricavi il target 2025

Lectra resiliente nel 2022: +55% l’utile, +35% il fatturato

Numeri in netta accelerazione per Lectra, che ha pubblicato in questi giorni il bilancio 2022. Il gruppo francese, noto nell’industria della moda per i sistemi per il taglio dei tessuti e le soluzioni per il Plm e la prototipia in 3D, ha chiuso l’anno con un utile di 43,8 milioni di euro, in aumento del 55% rispetto all’anno prima.

L’ebitda è salito del 51% a 98,4 milioni, dopo che i ricavi si sono attestati a 522 milioni (+35%). All’assemblea dei soci del 28 aprile, il board proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,48 euro per azione.

Lectra, che è attivo anche nei segmenti automotive e furniture, ha fissato tra gli obiettivi del 2023 il raggiungimento di un fatturato fra 522 et 576 milioni di euro, e un ebitda tra 90 e 113 milioni.

Intanto, seguendo la strategia Lectra 4.0, punta al lancio di nuovi servizi che «combineranno l'analisi dei dati, l’expertise dell’azienda e l'intelligenza artificiale, per consentire ai clienti di migliorare continuamente la loro attività operativa».

Da qualche tempo il gruppo guidato da Daniel Harari sta crescendo anche con le acquisizioni. La più recente, risalente ai primi dicembre, riguarda il 51% del capitale di TextileGenesis, che offre ai marchi del tessile-moda una piattaforma SaaS (Software as a Service) per una mappatura digitale dei materiali, dalla fibra al consumatore, garantendone l'autenticità e la provenienza.

La crescita per vie esterne risulta anche nell'elenco delle priorità 2023-2025 insieme alla volontà di sfruttare le sinergie derivanti dall’acquisizione di Gerber (in alto, la suite per il fashion design), alla trasformazione del modello di relazione con il cliente e di engagement, all’accelerazione della transizione verso la vendita dei software "as a service" - i ricavi sovrebbero passare dai 21 milioni di euro del 2022 a 70 milioni nel 2025 - e all’implementazione di buone pratiche, interne e per i consumatori, sul fronte etico, sociale e ambientale.

Il management prospetta di superare i 700 milioni di ricavi nel 2025 e di arrivare a un ebitda margin oltre il 20%.

Per prepararsi al 2026-2030 la società ha annunciato che investirà il 10% dei ricavi del triennio in corso in ricerca e sviluppo e che progressivamente abbandonerà alcune attività non strategiche, che contribuiscono al 5% del fatturato totale.

e.f.
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