Quest’anno l’obiettivo del Gruppo Tod’s è evidenziare il valore di ogni singolo marchio in portafoglio. A dirlo, come riporta Teleborsa, è stato Diego Della Valle, presidente e maggiore azionista dell’azienda di famiglia, in un intervento di questa mattina all'Università Iulm di Milano. «Abbiamo quattro marchi che valgono certamente tanto, ma messi insieme valgono meno della somma dei singoli», ha spiegato l’imprenditore marchigiano, che punta a ottenere, in tempi non lunghissimi, «performance di fatturato e utili molto interessanti».
«Siamo sulla buona strada - ha affermato Della Valle -. Adesso vediamo cosa succede con la pandemia in Cina e con l'arrivo di questa guerra tragica». Nei suoi piani c'è anche quello di «far tornare il titolo dove è giusto che stia». «Sono il primo azionista e dunque sono il primo a essere contento quando il patrimonio è alto - ha aggiunto -. Abbiamo il dovere di dare alle persone che investono su noi un patrimonio che funziona, un'azienda sempre più solida nel tempo e una remunerazione con un dividendo che soddisfi».
Oggi, in chiusura di seduta, le azioni Tod’s registrano un calo del 3,3% rispetto alla seduta di ieri, al prezzo di 38,12 euro per azione. In sei mesi hanno perso il 17% del loro valore, mentre la performance annuale è +35%.
Parlando di poli del lusso, l'imprenditore ha precisato: «Il concetto di polo del lusso italiano non c'è, purtroppo, e non vedo all'orizzonte nulla che possa farci pensare il contrario, tranne una o due eventuali possibili aggregazioni». Si tratta più che altro di un concetto da banche d'affari: «Gli Italiani non l'hanno fatto loro a suo tempo e oggi manca il materiale per aggregare le aziende, quindi diamo per scontato che siamo fuori tempi massimo».
«Da noi - ha proseguito Della Valle - le grandi industrie sono sempre possedute da una proprietà che è organizzativa e spesso è anche stilisticamente responsabile del prodotto e dell'immagine. Ci mette la faccia. In alcuni c’è la consapevolezza di dire: “Sono il proprietario del mio gruppo, me lo gestisco, va bene, punto e basta"». Delle banche d'affari pensa che siano impegnate più «a lavorare per i soliti noti e per i compagni di merende». «In Francia - ha concluso - non è un caso se grandi banche come Lazard hanno sostenuto molto due o tre di questi operatori, finanziandoli allora per fare le acquisizioni e farli crescere».
A proposito di Francia, si ricorda che Bernard Arnault, patron del colosso del lusso Lvmh, detiene una quota dell’8,17% del capitale di Tod’s, come emerge dal sito della Consob. Della Valle ha invece il 75,47% delle quote. «Se un giorno decidessi di vendere Tod’s, fiducia al 100% in Bernard Arnault», aveva dichiarato lo scorso anno Diego Della Valle, in occasione del Business of luxury summit organizzato dal Financial Times.