Con una crescita delle vendite del 20% relativa ai primi tre trimestri di quest’anno, Marco Bicego si prepara ad archiviare il 2022 con un fatturato superiore a quello pre-Covid del 2019.
Numeri che trovano spiegazione nell’iperattività del brand veneto di gioielli, che negli ultimi mesi è stato impegnato nel lancio della prima collezione di alta gioielleria, ha testato una linea uomo, ha avviato una nuova piattaforma di vendita online e creato un'Academy interna per formare nuove maestranze.
«Il 2022 ci sta dando grandi soddisfazioni e nei prossimi anni prevediamo un trend in ascesa. La produzione di gioielli deve seguire di pari passo la domanda e per questo prevediamo nuove assunzioni, che vadano a potenziare le maestranze altamente specializzate del nostro atelier di Trissino», ha raccontato Marco Bicego, motivando la decisione di avviare lo scorso 5 settembre un programma di formazione della durata di 120 ore che unisce lezioni in aula, training strutturato e coaching individuale, volto all'inserimento di figure professionali in azienda.
Obiettivo del progetto è anche quello di tornare a far brillare il mestiere di orafo, storicamente radicato nel territorio vicentino, ma anche quello di far fronte alla domanda che in questo momento per la Marco Bicego è superiore alla capacità produttiva.
Nell’headquarter gli artigiani sono impegnati su più fronte, oltre alle collezioni tradizionali da marzo scorso si è aggiunta all’universo Marco Bicego la collezione di haute joaillerie Alta, che rappresenta già circa il 10% del turnover a fine anno. Anche una linea uomo potrebbe a breve entrare a far parte dell’offerta commerciale del brand, dopo i primi test fatti con successo sul mercato americano, che resta quello di riferimento per Marco Bicego.
Oltre alla manodopera, tecnologia e innovazione sono prioritarie nella strategia di sviluppo del marchio, con una nuova piattaforma digitale operativa dai primi di ottobre.
Uno strumento per essere vicino al consumatore più giovane, a cui anche il mercato della gioielleria guarda sempre con maggior interesse, ma anche per potenziare ulteriormente la penetrazione dei mercati internazionali, già presidiati attraverso una distribuzione retail e wholesale.
L’e-commerce sarà attivo in tutta Europa e, entro il 2023, integrerà l’e-shop statunitense e verrà lanciato in Giappone. L’export rappresenta l’85% del fatturato, che nel 2021 ha toccato i 45 milioni, in crescita sul 2020, ma al di sotto delle vendite raggiunte nel 2019 (48 milioni).
Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato, con il 45% del volume d’affari, ed è lì che è stata proposta con successo una capsule collection di oggetti preziosi da uomo a una serie di partner statunitensi con un ottimi riscontri, che fanno prevedere un ulteriore sviluppo su altri mercati.