TRA RETAIL, EXPORT E più MERCEOLOGIE

Dst Group: Con Datch e Zu Elements nuove sfide nel segno dell'upgrading

La pandemia non ha frenato i piani di sviluppo di Dst Group. La realtà campana in capo ai fratelli Luigi e Alessandro Casillo, che detiene le etichette Datch e Zu Elements e che produce su licenza il menswear di Baci&Abbracci, ha cavalcato il momento propizio per il proprio prodotto core, la felperia.

Dopo avere rilevato nel 2017 Datch, l’azienda ha lavorato alla ricostruzione della sua immagine, portando la collezione in 600 negozi di target medio, con un appeal streetwear e sportivo tradotto in un’offerta di felpe, capi in jersey e denim. «La label - racconta Paolo Parietti, sales & marketing manager dell’azienda - si rivolge a un target tra i 20 e i 30 anni, agevolata dalla sua storicità anche presso un pubblico più adulto, con listini sell in dai 16 ai 25 euro per la felperia e dai 25 ai 35 per il jeans.

Un’offerta destinata a evolvere, rivela il manager, «grazie alla ricerca di nuovi tagli, volumi e vestibilità e con l’impiego di inediti tessuti in grado di comporre un giusto mix tra tecnico e sportivo».

Nel 2019 al menswear si è affiancata la donna, data in licenza alla società produttrice di abbigliamento made in Italy L.C.A., con un accordo che prevede il supporto di Dst Group per quanto riguarda rete commerciale, marketing e immagine.

Una scelta che in poche stagioni ha portato il womenswear a rappresentare il 40% del giro di affari del marchio. Su licenza è anche il bimbo, prodotto da Csl Group e distribuito presso canali specializzati e nei negozi Datch Uomo che propongono il childrenswear.

C’è spazio per crescere: «Siamo in trattative per l’underwear e la pigiameria, oltre a calze sportive e calzature», annuncia Parietti, che in questo momento è alle prese anche con il rilancio di Zu Elements, acquisito nell’agosto del 2020, in piena pandemia.

«Un’etichetta strutturata con una corposa proposta denim, con immagine, target price e distribuzione su un segmento più elevato rispetto a Datch, che ci permette di acquisire una clientela diversa e che è ai blocchi di partenza con l’e-commerce».

Tra le sfide di Dst Group c’è il retail, gestito tramite la consociata Gn, cui fa capo un network di vetrine divise tra le insegne Datch e Yab, quest’ultima con all’interno le label aziendali Datch, Zu Elements e Baci&Abbracci. «Nel 2021 - sottolinea Parietti - i punti vendita Datch sono diventati sette, mentre per il 2022 sono previste altre cinque aperture in outlet di prima fascia».

L’azienda, che produce e commercializza circa 1,5 milioni di capi l’anno, chiuderà il 2021 con un turnover di 18 milioni di euro, rispetto ai 16 del 2019. Tra le scommesse c’è l’export, oggi rivolto principalmente in Europa, con nuovi territori da esplorare.

c.me.
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