Tra rumors, smentite e curiosità

John Elkann sogna Armani per il polo del lusso. Ma re Giorgio dice no

Il piano di John Elkann per costruire un potenziale conglomerato di lusso attorno alla Ferrari dovrà fare a meno del marchio Giorgio Armani. Secondo rumors, infatti, il rampollo della famiglia Agnelli si sarebbe offerto di acquisire una quota di minoranza nella casa di moda guidata dallo stilista ultraottantantenne, ma la proposta di alleanza sarebbe stata respinta all’inizio del mese.

A riferire della trattativa, apparentemente già tramontata, è la Reuters, che cita ben cinque fonti vicine alla vicenda. Un accordo simile consentirebbe agli Agnelli di esercitare un ruolo di primo piano nel mondo del lusso, simile a quello dei francesi Arnault e Pinault.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa inglese, i colloqui con Armani - la cui azienda è valutata dagli analisti circa 6 miliardi di euro - non hanno fatto progressi per la riluttanza dello stilista a vendere, aggiungendo che i colloqui si sono svolti in modo informale, senza coinvolgere alcuna banca.

«Per il momento le discussioni sono a un punto morto», ha rivelato una delle fonti. Un portavoce degli Agnelli ha smentito categoricamente - «Exor non ha contattato o fatto proposte» -, mentre da Armani non è arrivato alcun commento all'indiscrezine.

Un'indiscrezione che è stata alimentata dall'iperattività nel mondo del lusso di Exor, che negli ultimi mesi ha inanellato due operazioni nel settore investendo nel produttore di scarpe Christian Louboutin (il 24%) e nel gruppo di moda cinese Shang Xia (in società con Hermès).

an.bi.
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