Geospirit accelera nel green accompagnato dalla tech company Temera, specializzata in soluzioni Iot pensate per il settore fashion & luxury.
Il brand toscano che fa capo a Peuterey per l’autunno-inverno 2020/2021 ha infatti lanciato una collezione interamente fur-free con piuma sintetica o riciclata, grazie all’utilizzo di materiali riciclati o rigenerati non solo per tessuti e imbottiture, ma anche per gli accessori, come zip, grucce e buste protettive.
Valore aggiunto dell’offerta, in un’ottica di trasparenza verso il consumatore finale, è l’adozione della soluzione Virgo, attraverso la dotazione di un tag Nfc integrato nel logo apposto sulla manica dei capi, in grado di tracciare i prodotti.
Interagendo attraverso uno smartphone, sarà infatti possibile verificare l’autenticità dell’articolo acquistato, conoscere quali sono i materiali utilizzati nella sua fabbricazione e quali vantaggi la scelta degli stessi ha prodotto per l’ambiente.
"Nelle ultime stagioni – commenta Francesca Lusini, presidente del gruppo Peuterey - ci siamo interrogati sulla crescente sensibilità del consumatore e di come coinvolgerlo in maniera trasparente, autentica e spontanea nel nostro percorso di sostenibilità. Confidiamo che la collaborazione tra Temera e Geospirit possa dimostrare il nostro impegno al cliente, offrendogli l’opportunità di scegliere con consapevolezza quali capi acquistare e di riporre la propria fiducia nei brand che condividono i suoi stessi valori”.
La dichiarazione dei diversi materiali utilizzati nell’ambito della produzione delle giacche Geospirit viene certificata attraverso il meccanismo “Verified by Virgo”, il quale punta a garantire il massimo livello di sicurezza e trasparenza.
“Vediamo un grande impegno da parte di moltissimi brand con cui collaboriamo nel realizzare collezioni che vanno nella direzione dell’eco-sostenibilità – commenta Arcangelo D’Onofrio, ceo di Temera -. Crediamo però che esista ancora una barriera di fiducia da parte dei consumatori e questa sarà abbattuta soltanto grazie all’adozione di pratiche di trasparenza”.