nel quarter determinanti cina (+175%) e digitale

Tapestry: la parent company di Coach batte le stime degli analisti

Salgono del 19% a 1,27 miliardi di dollari (dai passati 1,07 miliardi) le vendite del terzo trimestre di Tapestry, oltre le stime degli analisti, orientate agli 1,22 miliardi. L'utile raggiunge i 92 milioni, da un rosso di 677 milioni.

La parent company di
Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman beneficia in particolare delle performance più che positive in Cina, con un turnover in avanzata del +175% (+40% sul 2019), e del digitale, volato a tripla cifra.

Il fatturato di Coach, pari a 964 milioni di dollari, segna un +25%, con un utile operativo di 251 milioni contro i 38 milioni dello stesso periodo del 2019. Quanto a Stuart Weitzman, si parla di vendite per 57 milioni (+13%). Si riduce la perdita operativa, da 531 a 18 milioni.. Kate Spade cresce solo di un 1%, a quota 252 milioni di giro d'affari, con una perdita operativa di 9 milioni, dai passati 91 milioni.

La ceo Joanne Crevoiserat sottolinea come il quarter sia stato oltre le aspettative, «dimostrando la forza del nostro Acceleration Program».

Tra gli highlight del periodo 700mila nuovi clienti nei siti di e-commerce dei marchi in Nord America e un'ottimizzazione nell'utilizzo dei dati e degli analytics per accrescere l'engagement dei consumatori. Crevoiserat accenna alla flessibilità del modello di business, in cui rientrano anche diverse chiusure: -94 negozi rispetto all'anno precedente.

Quanto all'outlook sul fiscal year, Tapestry si aspetta un incremento "mid-teens" in confronto con il 2020, ma non si sbilancia a causa di una crisi dai contorni tuttora non ben definiti.

Nella foto, Jennifer Lopez per Coach Signature.

 

 

a.b.
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