trimestrali

Kering: Gucci in flessione oltre le attese nel quarter

 

Il colosso francese del lusso archivia il primo trimestre con vendite in crescita dell'11,4% a cambi correnti, grazie all'euro debole, e in flessione dello 0,6% a cambi costanti, superando i 2,6 miliardi di euro. In fase di rilancio, la controllata Gucci registra un calo del 7,9% a cambi costanti, peggiore delle previsioni.

 

Le attività di Kering legate al segmento del lusso hanno generato ricavi pari a 1,75 miliardi, con un aumento del 10,9% a cambi correnti e in flessione del 2,6% a cambi costanti, mentre quelle relative alla divisione Sport & Lifestyle hanno raggiunto gli 890 milioni, in avanzamento del 12,7% (+3,7% a cambi costanti).

 

«I risultati del gruppo - dichiara in una nota il ceo François Henri Pinault - riflettono il complesso scenario economico e valutario internazionale, così come la transizione in corso da Gucci», marchio ammiraglio di Kering in termini di giro d'affari.

 

La griffe disegnata da Alessandro Michele (i cui risultati si vedranno solo a partire dal secondo semestre dell'anno) ha archiviato il first quarter con ricavi pari a 869 milioni di euro, in flessione del 7,9% (+3,7% a cambi correnti). Interpellati da Reuters, gli analisti avevano previsto una contrazione tra il 3 e il 6%.

 

Positive (anche se in rallentamento) le performance di Bottega Veneta, che chiude a 290 milioni, in progresso del 15,6% (+3,1% a cambi costanti) e soprattutto di Saint Laurent, arrivato a quota 211 milioni, con un +33,8% (+21,2% a cambi costanti).

 

Nel quarter anche Puma ha migliorato il turnover, tagliando il traguardo degli 825 milioni, pari a un incremento del 13% (+4,5% a cambi costanti).

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