Hermès continua a correre double digit. Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo francese del lusso ha registrato ricavi per 8,6 miliardi di euro, in crescita del 30% a cambi correnti e del 24% a cambi costanti rispetto all’analogo periodo del 2021. Nel solo terzo quarter le vendite hanno totalizzato 3,136 miliardi di euro, con un balzo del 32,5% a cambi correnti e del 24% a cambi costanti.
«La buona performance del terzo trimestre riflette l’appeal delle nostre collezioni in tutto il mondo e l’importanza dei nostri valori - ha commentato il presidente esecutivo Axel Dumas -. Andiamo avanti con fiducia e cautela, continuando a rafforzare il nostro modello integrato, radicato in Francia, e impegnato nella creazione di posti di lavoro. Il successo di Hermès sta in quello dei nostri team, che vorrei ringraziare sinceramente».
Positiva la performance dei negozi del gruppo, che a fine settembre 2022 hanno messo a segno un +23%, beneficiando del «rafforzamento della nostra rete di distribuzione esclusiva e delle vendite online», ma anche il wholesale è avanzato di un +26%, riflettendo la ripresa del travel retail.
Analizzando i dati dal punto di vista geografico, le vendite in Asia (Giappone escluso) sono incrementate del 21%, con un +34% solo nel terzo trimestre. Anche nella Greater China la griffe ha registrato una forte ripresa, nonostante le chiusure temporanee per arginare la diffusione del Covid soprattutto a Macao, Chengdu e Dalian in luglio e agosto.
«Particolarmente sostenute» le vendite a Singapore, in Australia, Thailandia e Corea, grazie anche al restyling di alcuni store. Dopo la chiusura del Pacific Place di Hong Kong e di One Central a Macao all'inizio dell'anno, il Greenbelt Mall di Manila e il negozio di Wuhan in Cina hanno riaperto i battenti dopo i lavori di ristrutturazione e ampliamento nel mese di luglio.
Il Giappone (+21%) ha confermato la regolarità e la solidità della sua crescita, grazie alla fedeltà dei clienti locali. A Ginza, il piano universo uomo ha riaperto a settembre dopo il restyling. A giugno la mostra La Fabrique de la légèreté è stata accolta molto bene a Tokyo, come ha fatto sapere l’azienda.
Non sono stati da meno i risultati ottenuti nelle Americhe, area che ha visto lievitare le vendite del 28%, grazie anche a nuove aperture negli Stati Uniti e a eventi speciali, come HermèsFit, organizzato lo scorso luglio a Los Angeles.
Incremento a doppia cifra infine per l'Europa (esclusa la Francia), che ha evidenziato un aumento del 25%, corroborata anche dalla ripresa dei flussi turistici. La sola Francia è invece cresciuta del 28%, sostenuta dalla spesa degli acquirenti locali.
In occasione della trimestrale, Hermès ha inoltre dichiarato che molto probabilmente l’anno prossimo aumenterà i prezzi tra il 5% e il 10%: un ulteriore rincaro rispetto a quello del 4% messo in atto nel 2022.
Nonostante il contesto geopolitico, sanitario ed economico molto incerto, nel medio termine viene confermato «un obiettivo ambizioso di crescita dei ricavi a tassi di cambio costanti».