UN DEAL DA 2,8 MILIARDI DI DOLLARI

Tom Ford entra nella galassia Estée Lauder. Si rafforza l’alleanza con Zegna e Marcolin

È cosa fatta. Dopo settimane di rumour arriva la conferma: è Estée Lauder il nuovo proprietario di Tom Ford.

Il colosso americano del beauty, partner di Tom Ford per il business legato alla bellezza sin dal 2005, è dunque riuscito ad avere la meglio sul rivale Kering, nonostante la minore esperienza in ambito moda e lusso.

Sul piatto, in base alle indiscrezioni, avrebbe messo una cifra monster di 2,3 miliardi di dollari, con altri 250 milioni pronti ad arrivare da Marcolin. Sì, perché a sorpresa nella finalizzazione dell’operazione sono spuntati altri due nomi coinvolti nel mega-deal con Tom Ford: il player dell’occhialeria e il Gruppo Zegna.

In base all’intesa, la società di Trivero – che detiene la licenza del menswear Tom Ford dal 2006 – prenderà in gestione a lungo termine tutto il business legato alla divisione moda, gestendo il prêt-à-porter uomo e donna, gli accessori, l’underwear, la gioielleria, il childrenswear, i prodotti tessili e l’homewear.

Si rafforza l’alleanza anche con Marcolin, licenziatario dell’eyewear Tom Ford dal 2005, perché continuerà a occuparsi del segmento occhiali.

Come precisa il player dell'occhialeria, il nuovo accordo garantirà «una licenza perpetua, a fronte del pagamento di Marcolin di 250 milioni di dollari a Tom Ford».

Il finanziamento dell'operazione avverrà «per il tramite di utilizzo di cassa disponibile, unitamente a un aumento di capitale, da parte dei soci di Marcolin, pari ad almeno 50 milioni».

Soddisfatto Fabrizio Freda, amministratore delegato di Estée Lauder: «Siamo orgogliosi del successo raggiunto da Tom Ford Beauty e della sua dedizione per creare prodotti desiderabili e di alta qualità», commenta, definendo l'acquisizione «strategica» e in grado di aiutare la società a crescere nella «promettente categoria» della bellezza di lusso.

«Non potrei essere più contento di questa acquisizione», aggiunge Tom Ford, sottolineando che Estée Lauder è la «casa ideale per il marchio. È stata un partner straordinario dal primo giorno. Anche Ermenegildo Zegna e Marcolin sono partner spettacolari e sono contento di vedere che questo rapporto che abbiamo costruito in 16 anni è preservato».

In una nota divulgata ieri in serata, il Gruppo Zegna ha precisato che questa licenza è subordinata al perfezionamento dell’acquisizione di Tom Ford da parte di Estée Lauder, che dovrebbe avvenire durante la prima metà del 2023.

«Le società Estée Lauder e Zegna – ha sottolineato l’azienda - si allineeranno strettamente sulla direzione creativa per continuare a costruire sul posizionamento di lusso del marchio. L'ambizione è posizionare Tom Ford tra i marchi di moda di lusso più rispettati e di successo, sfruttando la piattaforma del Gruppo Zegna e capitalizzando l'unicità del brand americano».

Lo stilista texano, fondatore e ceo di Tom Ford International, manterrà la direzione creativa del marchio dopo il closing e fino alla fine del 2023.

«Tom Ford è uno dei marchi ultralusso più iconici e distintivi al mondo e questo prossimo passo insieme si allinea perfettamente con la nostra strategia», dichiara il ceo Gildo Zegna -. Siamo partner e azionisti del business della moda Tom Ford sin dal suo esordio, ho lavorato con Tom per molti anni e lo considero un amico stimato. Questa transazione è la prima dalla nostra quotazione alla Borsa di New York nel dicembre 2021 e conferma l'impegno a sfruttare la nostra piattaforma per creare valore per tutti i nostri stakeholder».

Anche per Estée Lauder si tratta di una sfida, grazie a un accordo strategico, che apre un varco verso un nuovo segmento di mercato per il gigante della bellezza: quello della moda e del lusso.

Un primo passo fatto insieme a un marchio che conosce molto bene (è partner per i cosmetici Tom Ford dal 2005, come anticipato) e sborsando una cifra record: per Estée Lauder infatti, che in portafoglio ha nomi del calibro di Mac, Clinique, Jo Malone e La Mer, si tratta della sua acquisizione più importante di sempre.

Nel 2021 ha preso il controllo del gruppo beauty canadese Deciem per circa un miliardo di dollari e, più recentemente, ha siglato un accordo di licenza globale con Balmain per lo sviluppo, la produzione e distribuzione dei prodotti di bellezza del brand.

Una cifra, quella messa sul piatto da Estée Lauder per Tom Ford, che ha contribuito ad avere la meglio sul suo principale concorrente nella trattativa, il gruppo Kering, casa madre anche di Gucci, che proprio negli anni Novanta ha lanciato il designer, negli ultimi anni diventato anche regista.

Nonostante per sua estrazione il gruppo di François-Henri Pinault fosse il candidato più adatto per portare a casa il risultato, sembra che le trattative si siano arenate su più fronti e l’accordo sia poi sfumato.

Ora, dunque, per Tom Ford si apre una nuova era sotto Estée Lauder. Recentemente il gruppo Usa ha tagliato le sue stime per l'intero fiscal year a causa delle chiusure legate al Covid in Cina, dell'inflazione record e delle fluttuazioni valutarie.

In base al nuovo outlook, le vendite nette per l'intero anno dovrebbero diminuire tra il 6 e l'8% nell'esercizio 2023, rispetto alla precedente previsione di crescita del 3-5%. Gli utili diluiti rettificati per azione comune dovrebbero scendere tra il 19 e il 21%, rispetto alle precedenti previsioni di aumento tra il 5 e il 7%.

a.t.
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