Isko sempre più schierata a favore della sostenibilità. Il big del denim turco ha rilasciato il suo primo Sustainability Impact Report, un documento che offre una panoramica completa dell'impegno assunto dall'azienda nei confronti del pianeta e dei suoi abitanti, seguendo i diktat del suo approccio alla Responsible Innovation.
Affidabilità, responsabilità e l'impegno a consumare meno e fare meglio per il pianeta: questo è l'obiettivo a cui punta Isko con il suo primo Sustainability Impact Report.
In linea con le esigenze di trasparenza dei consumatori, questa panoramica dettagliata del lavoro del player del denim mira a condividere ciò che è stato fatto e continua a essere fatto sotto il cappello di ILO Standard e UN's Sustainable Development Goals.
Il report fornisce informazioni approfondite in relazione ai diversi obiettivi lungo la catena di approvvigionamento, come la gestione degli impatti ambientali, la supervisione dei processi della catena di approvvigionamento, l'uso di materie prime, i risultati nella ricerca e nell'innovazione, la promozione di diritti dei lavoratori e della libertà di associazione, l'attuazione di migliori standard di salute e sicurezza.
Uno strumento utile a marchi e designer, che supporta ogni aspetto dello sviluppo responsabile delle loro collezioni.
Una parte del rapporto è dedicata alle EPD (Dichiarazioni ambientali sui prodotti), che forniscono valutazioni quantificabili degli impatti, dall'uso dell'acqua al carbon footprint fino all'inquinamento, lungo tutto la catena di produzione.
Isko è stato il primo produttore al mondo a ottenere EPD verificate in modo indipendente per tutti i suoi oltre 25mila prodotti in denim, garantendo la replicabilità e la validità dei loro Life-Cycle Assessments (LCA) e consentendo un confronto one-to-one tra diversi prodotti e tessuti. Un approccio mirato a fornire un quadro chiaro, dettagliato e facilmente comprensibile dell'impatto delle scelte fatte durante la progettazione o l'acquisto di un capo.
Tutti i dati inclusi nel rapporto sono stati assicurati dal Control Union Certifications, un ente di revisione di terze parti che lavora per fornire opzioni su misura per le catene di approvvigionamento che richiedono soluzioni di sourcing sostenibili. È inoltre allineato alla ECD Due Diligence Guidance e alla Global Reporting Initiative (GRI) methodology.
Essere trasparente sui suoi metodi di misurazione permette a Isko di supportare efficacemente il miglioramento su tutti i fronti, consentendo allo stesso tempo confronti comparativi delle prestazioni.
«Il nostro obiettivo è creare tessuti che offrano prestazioni eccezionali e durino più a lungo, utilizzando meno risorse – è il commento di Ebru Ozkucuk Guler, senior sustainability & csr executive di Isko -. Lavoriamo ogni giorno duramente per essere migliori e per fare sempre meglio. Questo è ciò che significa Responsible Innovation per noi: non accontentarci mai, ma cercare sempre il miglioramento».