Pattern, attiva nella progettazione, ingegneria, sviluppo, prototipazione e produzione di linee di abbigliamento per alcuni dei più importanti marchi top di gamma, ha firmato un accordo vincolante per l’acquisto del 51% di S.M.T. (Società Manifattura Tessile), realtà emiliana specializzata della maglieria di lusso.
L’ingresso nel maglificio di Correggio (Reggio Emilia) permette al gruppo torinese di entrare nel segmento della maglieria di lusso, fino a oggi non presidiato, e dopo la quotazione rappresenta un altro passo verso «la creazione - sottolinea il ceo Luca Sburlati - del polo italiano della progettazione del lusso».
«La scelta del territorio emiliano, così come la precedente acquisizione di Roscini Atelier in Umbria, mira a valorizzare le diverse eccellenze imprenditoriali e le competenze straordinarie del territorio italiano – aggiunge il manager -. Prima di tutto è stato fondamentale incontrare delle persone che condividessero la nostra cultura aziendale e i nostri valori relativi alla tecnologia e alla sostenibilità. Stefano Casini di S.M.T. rappresenta tutto ciò in cui anche noi crediamo. Questa realtà è fondata sui valori dell’innovazione tecnologica, unita alla tradizione e all’artigianalità, declinati poi nella progettazione e produzione della maglieria di lusso per le più importanti maison. Competenze uniche e da valorizzare, capacità su cui il nostro Paese deve continuare a investire».
L’unione di Pattern con l’azienda emiliana mira a potenziare le prospettive di crescita di entrambe le società, nonché a creare una scuola di mestiere trasversale, che permetta di colmare il gap formativo oggi esistente per la creazione dei futuri profili in ambito progettuale, modellistico e sartoriale.
«Pattern è nata nel 2000 da un’amicizia e dalla forte volontà di mettersi in gioco in una sfida personale, oltre che professionale - intervengono i fondatori e titolari Fulvio Botto e Franco Martorella -. Ora, dopo quasi 20 anni, vedere questa piccola realtà crescere è motivo di orgoglio per noi e, siamo certi, anche per il made in Italy. In questa occasione vogliamo ringraziare chi ci ha accompagnato in questo percorso fin dall’inizio e ha contribuito a rendere Pattern l’azienda che è adesso».
L’accordo vincolante prevede l’acquisto da parte di Pattern del 51% di S.M.T., mentre il restante 49% rimarrà di proprietà di Stefano Casini. L’equity value della Società Manifattura Tessile è stato fissato in 10,8 milioni di euro. Il corrispettivo dell’operazione sarà dunque pari a 5,5 milioni di euro, con un meccanismo di protezione legato alla chiusura del bilancio 2020 di S.M.T.
Pattern ha corrisposto una caparra pari a 1,1 milioni, mentre il saldo prezzo verrà versato al perfezionamento della cessione delle quote, ovvero dopo l’approvazione del bilancio 2019 da parte di S.M.T.
L’accordo vincolante, inoltre, prevede la formalizzazione di un patto parasociale che regoli, tra le altre cose, la designazione di un nuovo cda di S.M.T (formato da tre membri, di cui due nominati da Pattern e uno da Stefano Casini), la nomina dello stesso Stefano Casini ad a.d. e un vincolo di lock-up di cinque anni per i soci di Società Manifattura Tessile, al fine di garantire una stabilità anche gestionale dell’azienda.
A entrare nel Gruppo Pattern è una storica società di Correggio, cresciuta negli anni con un occhio attento all’attività di ricerca e sviluppo e al benessere del capitale umano, lavorando con i più importanti marchi del lusso internazionali. Oggi S.M.T. ha una forza lavoro di oltre 110 dipendenti, con un team di oltre 20 programmatori, dedicati allo sviluppo delle nuove collezioni.
La società emiliana prevede ricavi 2019 superiori a 17 milioni (rispetto ai 11,3 milioni dell’anno precedente), con un ebitda margin adjusted 2019 del 14% (contro l’8,8% del fiscal year 2018), e una posizione finanziaria netta 2019 negativa di circa 3 milioni (rispetto alla pfn di 3,5 milioni del 2018).
Quanto a Pattern, che vanta un fatturato consolidato più che triplicato negli ultimi sei anni, ora superiore ai 40 milioni di euro, è certificata SA8000/Social Accountability, a conferma della scelta di investire su tecnologie, innovazione e risorse umane.
Dal 2014 l’azienda è proprietaria del marchio urbanwear Esemplare, e nel 2017 ha siglato un accordo, poi concluso nel 2019, per l’acquisito della Roscini Atelier, leader nella modellistica e produzione del segmento donna.