Finalizzato l'acquisto da parte dei creditori, detentori di un prestito obbligazionario di 320 milioni di euro, il gruppo francese dell'abbigliamento Ikks può pensare a una strategia di rilancio.
Si tratta dello step finale di un piano basato sull'accordo tra quelli che sono stati finora i detentori del brand (Lbo France, Roger Zannier, Silverfern Group e il team manageriale) e i possessori di obbligazioni, per il quale a metà 2018 è stato costituito un comitato ad hoc.
A guidare la cordata dei neoproprietari sono tre gruppi americani: Avenue Capital, CarVal Investors e Marathon Asset Management.
L'intesa, come si legge in una nota, «consente una significativa riduzione dell'esposizione finanziaria di Ikks, grazie a un aumento di capitale di 180 milioni di euro, sul totale dei 320 milioni del debito obbligazionario originario».
Inoltre Avenue Capital, CarVal Investors e Marathon Asset Management hanno deciso di iniettare nella società 70 milioni di euro, per rifinanziare i finanziamenti a breve termine e consolidare il flusso di cassa.
Come ha sottolineato il pdg Pierre-André Cauche, «il supporto dei creditori e del comitato ad hoc apre una strada per il futuro e ci rende più sereni. Grazie al ridimensionamento del debito, il marchio ora dispone di una nuova capacità di investire e accelerare la crescita».
Una delle priorità è una maggiore internazionalizzazione: secondo fashionnetwork.it, Ikks è già presente in 40 Paesi presso 850 punti vendita, ma punta a raddoppiare il 20% di export entro il 2024.
Un altro obiettivo è mettere il turbo all'e-commerce, che potrebbe salire al 25% dei ricavi nello stesso arco di tempo.
A ridare smalto alla comunicazione la scelta di Laetitia Casta (nella foto dall'account ufficiale del marchio su Instagram) come testimonial della primavera-estate 2019.
«Ikks è in buona compagnia - fa notare lesechos.fr -. Anche Vivarte e Camaïeu sono stati presi dai loro creditori». Inoltre la label, simbolo finora di "francesità", diventa di fatto americana.
Ikks è stato fondato nel 1987 e nel Duemila è passato nelle fila del Gruppo Zannier. Quest'ultimo ha ceduto il 70% del capitale al fondo di investimenti Lbo France nel 2015, mantenendo circa il 30%, mentre una minoranza è rimasta nelle mani di un altro fondo di investimenti, Silverfern Group.