Una capsule per i 70 anni del brand

Biondi: «Cresceremo ancora nel 2022: gli ordini di Roy Roger's salgono del 20% grazie all'Italia»

Non c'è solo il 70esimo compleanno da festeggiare. Per Roy Roger's il 2022 si preannuncia come l'anno della svolta. Il marchio specializzato in denim punta a una nuova strategia basata su sostenibilità, ampliamento della gamma e internazionalizzazione, grazie all'ingresso del nuovo marchio Amish, che in un anno ha già triplicato i volumi di vendita.

«Da Pitti Uomo partirà una serie di eventi e progetti che scandiranno tutto l'anno», racconta Niccolò Biondi, che insieme al fratello Guido rappresenta la terza generazione della famiglia che nel 1952 ha fondato il primo marchio italiano di jeans.


A Firenze l'azienda presenterà l'Anniversary Collection, composta da 30 pezzi ripresi dagli archivi dagli anni Cinquanta agli Ottanta. «Non solo jeans, ma anche camicie, giacche, giubbotti, salopette, gilet che abbiamo riadattato pensando alle nuove generazioni - racconta l'imprenditore - e realizzati in denim cimosato, quindi senza lavaggi e finissaggi e utilizzando cotoni reused, recuperati e riciclati per sottolineare lo spirito sostenibile con cui abbiamo lanciato questo progetto».

Oltre alla capsule collection, nello stand realizzato in Fortezza da Basso i visitatori potranno riscoprire anche la storia del marchio, ricostruita in alcuni video trasmessi su dei maxi schermo installati nello stand.

La partecipazione a Pitti segna l'inizio di un anno che, secondo le previsioni di Sevenbell, sarà caratterizzato da una crescita significativa delle vendite, dopo un 2021 che già si è chiuso superando del 10% i livelli di fatturato del 2019, ovvero prima della crisi legata al Covid.

«Gli ordini registrati nella campagna vendita SS22 sono superiori del 20%  a quelli della stagione precedente, che già era nel segno della ripresa», spiega Biondi, sottolineando il ruolo centrale del wholesale italiano in questa ripresa.

In progress anche il business dell'e-commerce, che nel corso dell'anno appena conclusosi ha segnato un +60%. «Ormai - fa il punto l'imprenditore - vale circa il 5% dell'intero fatturato, che è pari a 20 milioni di euro».

Ma la famiglia Biondi sta portando avanti anche un altro progetto: lo sviluppo del brand Amish Supplies, acquisito nel 2020.

«Sta andando bene - conclude Biondi -. I numeri che genera sono ancora ridotti, ma in forte crescita. Siamo passati dai 200mila euro della precedente gestione agli attuali 800mila. In Italia la nostra stocklist è di primo livello e anche all'estero puntiamo sui migliori multimarca con una distribuzione che sarà seguita da una showroom a Milano e, da questa stagione, a Parigi».
an.bi.
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