Vestiaire Collective, piattaforma francese di riferimento nel settore della moda second-hand di lusso, fa shopping negli Stati Uniti con l’acquisizione di Tradesy, pioniere nel settore del fashion second-hand.
Il deal consentirà a entrambe le realtà di aumentare considerevolmente la dimensione e la portata dei rispettivi marketplace, di cui beneficeranno venditori e acquirenti, i quali potranno usufruire di una customer esperience di respiro internazionale. I termini finanziari dell’accordo non sono stati diffusi.
Entrambe le piattaforme sono state fondate nel 2009 da donne imprenditrici con l’obiettivo di traghettare il mondo della moda verso una dimensione più sostenibile. Un cammino volto a dare sempre più spazio all’economia circolare, ribadito dall’annuncio dell’accordo.
Il nuovo aggregato potrà contare su una community di 23 milioni di membri e un catalogo di 5 milioni di prodotti di moda. In questo modo i venditori avranno la chance di proporre i propri prodotti a un pubblico più ampio, negli Stati Uniti e globalmente, mentre gli acquirenti avranno a loro disposizione una selezione più vasta di capi e accessori vintage e di seconda mano.
Vestiaire Collective è cresciuta a un ritmo vivace negli Stati Uniti, che oggi rappresentano il suo mercato principale. In particolare, dall’inizio del 2022, la società ha aumentato il suo Gross Merchandise Volume (GMV, volume lordo di merci) nell'area del 75%, rispetto all’anno precedente.
Per offrire un servizio ancora più efficiente in loco, Vestiaire Collective aprirà un nuovo centro di autenticazione a Los Angeles (il quinto della società a livello globale e il secondo negli Stati Uniti).
Maximilian Bittner e Fanny Moizant, rispettivamente ceo e fondatrice/presidente di Vestiaire Collective, continueranno a rivestire i rispettivi ruoli anche nella nuova società post-acquisizione, mentre Tracy DiNunzio, fondatrice e ceo di Tradesy, diventerà ceo delle operazioni della newco in territorio statunitense.
I team di Vestiaire Collective e Tradesy si fonderanno progressivamente per favorire la condivisione del know how e puntare a crescere ancora sul mercato Usa. Verrà creato a Los Angeles un hub tecnologico che fornirà maggiori integrazioni, grazie alla combinazione dei due business.
«La transazione di oggi rappresenta un punto di svolta per il settore del second-hand di lusso. Unendo le forze con Tracy e il suo team, continueremo a far sì che i nostri clienti siano il volano del cambiamento, facendo della moda di seconda mano una prima scelta. Con questo accordo confermiamo l’ambizione di Vestiaire Collective di essere un vero player globale, promuovendo la circolarità in Europa, negli Stati Uniti e nell’Asia-Pacifico», commenta Maximilian Bittner.
«Siamo stati molto colpiti dai grandi risultati di Tracy e del team Tradesy degli ultimi anni e non vediamo l’ora di avere l’opportunità di lavorare insieme per continuare a cambiare il modo in cui le persone consumano la moda. Siamo entusiasti della portata che avremo unendo le nostre forze e dei vantaggi collegati al mercato USA che ne trarremo», aggiunge Fanny Moizant.
«Con la transazione di oggi siamo posizionati in modo da migliorare significativamente l’esperienza dei clienti statunitensi. Il team Tradesy e io siamo entusiasti di portare avanti la nostra missione condivisa con l’équipe di Vestiaire Collective», spiega Tracy DiNunzio.
In seguito al deal John Doerr, consigliere di amministrazione e azionista di Tradesy, diventerà un azionista di minoranza in Vestiaire Collective.