Un’analisi eToro ed Esg Book

Moda quotata: investitori attenti ai punteggi Esg

Mentre i buyer stanno vagliando i look per la prossima primavera-estate sulle passarelle internazionali, in Borsa chi investe nei titoli della moda si orienta secondo i fattori Esg (Environmental, social, governance, ovvero ambiente, sfera sociale e aspetti di governance).

In base a un recente sondaggio della piattaforma di social trading eToro, che ha coinvolto 10mila investitori non istituzionali nel mondo, il 62% del campione considera "talvolta o sempre" i fattori Esg prima di investire.

La maggioranza (il 55%) reputa la performance ambientale come la più importante, seguita dalla governance (29%) e dall’aspetto sociale (17%). Rispondendo al perché valutino le credenziali Esg, quasi un investitore su quattro (23%) dice di vedere una correlazione diretta con i risultati finanziari mentre il 22% tende a escludere le società con punteggi insufficienti.

Tenendo conto dei titoli di moda e lusso presenti nella piattaforma eToro e delle valutazioni complessive sulla sostenibilità di Esg Book (fornitore di dati e tecnologia Esg), si nota che Levi Strauss guida la classifica con un punteggio di 72 (vedi grafico in alto), seguito da Hermès e Pandora. Nella parte bassa della classifica si collocano marchi come Skechers, Children's Place e American Eagle Outfitters con rispettivamente 39, 44 e 49 punti. Nomi di lusso del calibro di Lvmh, Capri Holdings, Pvh, Moncler, Tod's e Christian Dior si trovano al di sotto della media.

Esaminando la sola performance ambientale, spiccano Levi Strauss (con 79 punti), Deckers Outdoor (76) e Salvatore Ferragamo (76), mentre tra i peggiori figurano Children's Place (36), Skechers (37) e Lululemon Athletica (43). Sotto la media realtà come Ralph Lauren, Tod's e Capri Holdings.

In base al fattore sociale, in testa c’è sempre Levi Strauss (70), seguita da Tapestry (69) e Pandora (67), mentre si collocano nelle ultime posizioni Skechers (43), Li Ning (49) e Children's Place (52). Tra i nomi sotto il valore medio Hugo Boss e Capri Holdings.

Valutando la governance, la cinese Li Ning guida la classifica con un punteggio di 78, seguita da Hermes (74) e Pandora con (73). Nelle ultime posizioni Christian Dior (32), Gap (36) e Skechers (37). Richemont, Hugo Boss e Lvmh, Pvh, Moncler e Tod’s mostrano tutti valori inferiori alla media.
e.f.
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