A due anni dalla fondazione, Scalapay ha raccolto capitali Series A per 155 milioni di dollari, con una valutazione di 700 milioni di dollari. Il round è stato capitanato da Tiger Global, con la partecipazione di Baleen Capital e Woodson Capital. I nuovi investitori si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti: Fasanara Capital e Ithaca Investments.
Per una delle principali soluzioni di pagamento dell’Europa meridionale, che affianca più di 3mila aziende partner e i loro clienti, in modo da generare esperienze d’acquisto piacevoli attraverso i pagamenti dilazionati nel tempo senza costi aggiuntivi, si aprono nuove prospettive.
I fondi saranno infatti destinati a un'ulteriore crescita del team e delle attività. A luglio Scalapay ha nominato direttore generale Pingki Houang (in precedenza d.g. di ShowroomPrivé e ceo di FashionCube, uno dei più grandi retailer omnichannel europei), incaricando parallelamente Arlene Reynolds, in precedenza responsabile global operations di Just Eat, di supervisionare le attività e l’espansione geografica.
I finanziamenti contribuiranno inoltre a incrementare la dimensione internazionale e a lanciare prodotti per sostenere gli esercizi commerciali nei settori lusso, moda e viaggi.
Come si legge in una nota, la formula adottata da Scalapay, che prevede di poter suddividere il totale della spesa in tre rate mensili, ha portato a una spesa media in aumento del 48% e delle conversioni di checkout dell'11%, con 1 milione di visite al mese per i siti partner.
«Scalapay è rapidamente diventato un importante operatore nel campo dei pagamenti europei e nel settore Bnpl - commenta Alex Cook, partner di Tiger Global -. Siamo impressionati dal processo di sviluppo del prodotto e dalla dedizione nell’aiutare le aziende partner. Siamo entusiasti di supportare questa realtà nelle prossime fasi della sua crescita».
«Se nomi come Klarna e Afterpay hanno lanciato conti di deposito e si sono ulteriormente addentrati nell’universo bancario - aggiunge Francesco Filia, ceo di Fasanara Capital - il piano d’azione di Scalapay, che definirei entusiasmante, è focalizzato con precisione sul supportare i merchant con nuove customer experience che incrementano la conversione. Stanno sfruttando il Bnpl in modo del tutto nuovo».
La società è stata creata nel 2019 da Simone Mancini e Johnny Mitrevski, a cui si sono uniti, nelle fasi iniziali, Raffaele Terrone, Daniele Tessari e Mirco Mattevi, che sono andati a completare il founding team.
Dal lancio, Scalapay - che in due anni ha raccolto 203 milioni di dollari, raddoppiando il team a oltre 150 persone da gennaio 2021 - ha aperto i suoi servizi in Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Finlandia, Belgio, Olanda e Austria.
«Lo scorso anno, più che mai, ci ha ricordato quanto anche le piccole cose possano essere importanti - osserva Simone Mancini, ceo oltre che co-founder di Scalapay -. Uno dei modi in cui vogliamo contribuire a mantenere questa attenzione è attraverso la ridefinizione della dolce vita, intesa come il rallentare e prestare attenzione alle cose belle, apprezzare dei piccoli momenti di piacere, poter indossare il nostro profumo preferito, vivere un weekend romantico, fare un regalo a una persona alla quale vogliamo bene. Abbiamo a cuore che ogni persona possa sentirsi felice delle proprie scelte, senza compromessi».
Per ribadire l'affinità elettiva con la moda, Scalapay è diventato recentemente sponsor ufficiale della Milano Fashion Week per il periodo 2021-2023. Marchi come Alberta Ferretti, Moschino, Philosophy, Msgm, Luisa Spagnoli e molti altri retailer multibrand lo hanno già scelto.
«Nell’ultimo anno abbiamo assistito a una forte domanda di moda luxury - spiega il co-founder e cto Johnny Mitrevski -. Molti clienti più giovani usano Scalapay per regalarsi una borsa Prada o le scarpe Valentino, che adorano e che sognano da tempo. Poterlo fare in modo responsabile dal punto di vista finanziario, pagando nel tempo, aumenta il piacere dell’acquisto. Solitamente constatiamo un 30-50% delle transazioni dei nostri partner della moda di lusso effettuate con Scalapay, l’adozione da parte dei clienti è stata davvero galvanizzante».
«Abbiamo aperto la strada offrendo Scalapay ai clienti online di Liu Jo nel 2019 - racconta Michael Scatigna, ceo di Digital Boite -. L’anno seguente è stata introdotta nei negozi fisici, poi in Francia e adesso stiamo pianificando nuovi mercati europei. In questo lasso di tempo l’abbiamo vista crescere rapidamente a livello di popolarità tra i clienti, in quanto strumento straordinario per incrementare il valore medio dell’ordine e la conversione. Sono diventati un partner fondamentale per i retailer della moda». Tra l'altro, Trustpilot ha inserito Scalapay al primo posto nella classifica sulle soluzioni di pagamento per quanto riguarda la soddisfazione del cliente.
Nella foto, da sinistra, Raffaele Terrone, Simone Mancini, Johnny Mitrevski e Pingki Houang, quest'ultimo direttore generale di Scalapay