Un quarter a segno più, quello archiviato da Guess lo scorso 1 febbraio, e una chiusura di anno nel segno della positività. Nel trimestre le vendite sono salite a 815,9 milioni di dollari, rispetto agli 815,7 milioni di un anno fa.
Nell’intero anno il giro d'affari ha raggiunto i 2,59 miliardi di dollari, rispetto ai 2,52 miliardi nel 2018. Risultati che hanno portato le azioni a lievitare del 25% nelle negoziazioni after-hour ieri, 18 marzo.
Segno più anche per i profitti, che si sono portati a oltre 82 milioni di dollari nel trimestre, rispetto ai 25,2 milioni dell'anno precedente e che nel fiscal year hanno toccato 101,2 milioni di dollari, rispetto ai 17,1 dell'anno precedente, con il beneficio di un'aliquota fiscale inferiore alle aspettative.
«Abbiamo avuto una forte performance nel quarto trimestre, che ha superato le nostre indicazioni per quanto riguarda gli utili per azione e che ha prodotto profitti operativi al top delle nostre aspettative - ha dichiarato Carlos Alberini, amministratore delegato di Guess in una nota -. Abbiamo chiuso l'anno con una forte liquidità e un solido bilancio, che ci vede ben strutturati per affrontare l'attuale crisi del coronavirus».
«Nel breve termine – ha proseguito - stiamo attivamente gestendo la situazione a livello globale, dando la priorità alla salute e al benessere dei nostri collaboratori in tutto il mondo. Sebbene speriamo che la crisi sia temporanea, prevediamo che avrà un impatto negativo significativo sui nostri risultati finanziari nel primo trimestre e che potrà incidere sui risultati futuri, comprese potenziali interruzioni nella nostra catena di approvvigionamento».
Alberini ha poi concluso: «Al momento non siamo in grado di determinare con precisione il peso che la crisi potrebbe avere in futuro sui nostri risultati finanziari o quanto tempo potrebbe durare. Di conseguenza non riusciamo a fornire orientamenti per il primo trimestre o l'anno fiscale 2021».
Nella teleconferenza con gli analisti di ieri sera, 18 marzo, i dirigenti hanno spiegato che l'impatto del coronavirus non ha influito sulle vendite del quarto trimestre della griffe in Europa e Nord America. La forte performance è stata trainata principalmente dal business europeo, comprese le vendite nel canale all'ingrosso e l'apertura di nuovi negozi nella regione.
In Cina, invece, le vendite sono notevolmente diminuite nell’ultimo trimestre. I ricavi in Asia sono scesi del 28% a 95,4 milioni di dollari, rispetto ai 131,9 milioni dell'anno precedente. Nell’intero anno il giro di affari è diminuito di quasi l'11 percento. Le vendite al dettaglio nei dodici mesi - che includono l’e-commerce - sono diminuite del 19%.
Nel pieno dell'epidemia di coronavirus in Cina, Guess è stata costretta a chiudere 127 dei suoi negozi nella regione, la maggior parte dei quali è stata da allora riaperta, anche se le vendite sono state solo una minima frazione rispetto al passato, come ha sottolineato Alberini.
Quest’ultimo ha evidenziato che un simile impatto si è avuto anche in altre parti dell’Asia, tra cui Hong Kong, Macao, Corea del Sud e Giappone.
«Nel complesso - ha chiarito l’executive - la forza delle nostre attività in Europa, il wholesale e le licenze in America, abbinate a una gestione dei nostri costi efficace, ci hanno permesso di compensare la debolezza delle attività retail in America e del business in Asia nel trimestre».
Nell'ultima settimana, Guess ha deciso di chiudere tutti i negozi in Nord America fino al 27 marzo. Al gruppo fanno capo 1.169 punti vendita tra America Europa e Asia.
Per contrastare gli effetti del coronavirus l’azienda ha ridotto gli stock, contratto le spese discrezionali e posticipato o annullato la maggior parte dei progetti di spese in conto capitale. La società aveva inoltre organizzato un team globale di gestione della crisi per affrontare l'epidemia di Covid-19, tra cui la limitazione di grandi assembramenti di persone e la richiesta ai dipendenti di lavorare da casa quando possibile.
Il ceo Alberini si è detto ottimista sul futuro, in base alla ripresa della Cina: «La maggior parte dei negozi Guess in Cina sono stati riaperti nell'ultimo mese e le persone stanno iniziando a uscire nuovamente per cenare fuori e fare shopping».
«La velocità con cui le cose possono degenerare così rapidamente è piuttosto incredibile - ha concluso -. Stiamo cercando di controllare tutto quello che possiamo. La nostra forma mentis ci induce a non mollare mai. Se cadiamo 10 volte, ci alziamo 10 volte».
Jennifer Lopez(nella foto) è il volto della campagna primavera-estate 2020 del marchio americano. La cantante e attrice americana aveva prestato la sua immagine alla griffe l'ultima volta nel 2017. La campagna è stata diretta da Paul Marcianoe scattata dalla fotografa Tatiana Gerusova a Santa Monica, in California