La valorizzazione è da "unicorno"

Jumia: l'Alibaba africano esordisce a Wall Street con un +33%

Jumia, detto l'Alibaba o l'Amazon africano, debutta sul Nyse con un rialzo del 33%, che valorizza la società circa 1,5 miliardi di dollari. Si tratta della prima startup tech africana a quotarsi a New York.

Nelle prime contrattazioni l'e-tailer - tra gli "unicorni" del listino Usa - ha superato i 19 dollari per azione, dal prezzo iniziale di 14,50 dollari. Sul mercato sono andati 13,5 milioni di azioni.

Fondato nel 2012 da Sacha Poignonnec e da Jeremy Hodara, Jumia ha sedi a Lagos, in Nigeria, e a Berlino. Opera in 14 nazioni africane, presentando i prodotti di oltre 40mila venditori e contando più di 4 milioni di clienti l'anno, 550 milioni di visitatori e oltre 13 milioni di pacchi processati nel 2018.

Tra gli investitori spiccano Rocket Internet, il primo a credere in questa piattaforma, Mtn (la più grande compagnia di telecomunicazioni e telefonia mobile in Africa), Orange e Goldman Sachs, per citare tre nomi.

La formula adottata da Jumia prevede non solo la vendita di articoli di abbigliamento, accessori, beauty, high tech e prodotti di altri settori, ma anche una serie di servizi, che vanno dalle consegne di pasti a domicilio alla prenotazione di voli e soggiorni, fino alla spesa online in sinergia con Carrefour.

Un'impostazione vincente, anche se non mancano le zone d'ombra. Lo scorso anno il fatturato del player di Lagos è aumentato del 40%, sfiorando i 147,3 milioni di dollari, ma secondo la Bbc l'azienda ha accumulato in questi anni perdite per quasi 1 miliardo di dollari.

Inoltre la concorrenza incalza: sempre la Bbc fa notare che Dhl ha appena lanciato una app che permette ai consumatori di 11 Paesi del Continente Nero di comprare direttamente dai global retailer.

«Continueremo a focalizzarci sulla nostra mission e a lavorare ancora più duramente per aiutare i consumatori, i venditori, i partner e gli stakeholder a trarre il massimo beneficio dalla rivoluzione tecnologica», hanno detto Poignonnec e Hodara.

Da notare che in Africa le vendite online sono pari a 16,5 miliardi di dollari (dato 2017), con la previsione di salire a 29 miliardi nel 2022.

 

 

a.b.
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