Vendute quote di minoranza

Alexander Wang rilancia con due nuovi investitori cinesi. Obiettivo, raddoppiare il turnover

Nuovo ossigeno in vista dei suoi piani di espansione globale per Alexander Wang. Il designer cinese basato a New York ha infatti venduto quote di minoranza a due investitori “conterranei”. Si tratta del conglomerato di moda Youngor Group e del player del venture capital Challenjers Capital.

Tornato in passerella lo scorso aprile a Los Angeles dopo due anni di break, lo stilista sarà supportato dalle due new entry nei suoi progetti di sviluppo retail in Nord America e a livello globale, con scommesse significative sul fronte dell’e-commerce, del marketing, dell’innovazione e dello sviluppo di nuove categorie di prodotto.

Secondo quanto riferito da Wang a Vogue, l’obiettivo è raddoppiare nell’arco di cinque anni il turnover, che ora supera i 200 milioni di dollari l’anno. La griffe, fondata nel 2005, impiega attualmente circa 178 persone e a breve si trasferirà dalla sede di Soho in un nuovo spazio di circa 4.500 metri quadrati nell'area di Lower Manhattan's Seaport.

Si apre dunque un nuovo capitolo per lo stilista cinese, reduce da anni complicati: nel 2020 è stato accusato di molestie sessuali da parte di circa dieci accusatori. Dopo le sue scuse non sono state portate avanti azioni legali.

Può ora contare su un player come Youngor Group che, riferisce wwd.com, si è aggiudicato il quarto posto nella classifica delle dieci maggiori aziende di moda cinesi quotate entro il 2021, secondo un ranking compilato dalla società cinese di market intelligence, con un giro di affari di circa 2,02 miliardi di dollari di ricavi lo scorso anno.

Una realtà partita con un marchio di sartoria maschile 43 anni fa e poi cresciuta in modo tentacolare nel settore abbigliamento, immobiliare, investimenti, produzione tessile e commercio globale.

Al suo fianco, come annunciato, anche la società di venture capital Challenjers Capital, nata nel 2014, che dispone di fondi a doppia valuta in renminbi cinesi e dollari statunitensi con una scala di gestione patrimoniale cumulativa di oltre 10 miliardi di renminbi, pari a circa 1,4 miliardi di dollari. Finora ha investito in molti noti marchi di consumo e in più di 200 startup.

c.me.
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