Utili annuali più che dimezzati per Richemont, che ha appena pubblicato i risultati del bilancio terminato a fine marzo. I profitti sono infatti scesi a 931 milioni di euro, dai precedenti 2,79 miliardi, che però beneficiavano di una plusvalenza di 1,38 miliardi, legati all'acquisizione di Yoox Net-à-Porter-Ynap. Il dato è sotto le attese degli analisti, che prevedevano 1,25 miliardi di utile.
Il gruppo che controlla marchi come Cartier (nella foto, un orologio Maillon de Cartier), Van Cleef & Arpels, Iwc e, più di recente Buccellati, intende proporre ai soci un dividendo di un franco svizzero per azione.
Nell'anno i ricavi hanno totalizzato 14,24 miliardi, in aumento del 2% rispetto al bilancio precedente. Il gross profit è rimasto sui livelli dell'anno prima, a 8,6 miliardi, ma il risultato operativo ha registrato un -22% a 1,52 miliardi, risentendo dell'impatto del Covid-19 nell'ultima parte dell'esercizio. Il margine è quindi sceso da 13,9% a 10,7%.
Il colosso del lusso ginevrino ha precisato di essere stato fortemente colpito dal coronavirus nel quarto trimestre, terminato con un -18% delle vendite per effetto del -36% in Asia-Pacifico, che diventa un -67% inclusi Cina e Hong Kong, ma anche per il -9% in Europa. Nelle Americhe invece i ricavi trimestrali sono aumentati del 9%.
Come la maggior parte dei competitor, il management si astiene dal fare previsioni ma fa sapere che sta riprendendo l'attività gradualmente mentre il mondo sta emergendo dal lockdown. Un segnale positivo arriva dalla Cina, dove 462 boutique hanno riaperto, registrando una forte domanda. La joint venture precedentemente siglata con Alibaba permetterà, nelle stime dell'azienda, di avvicinarsi alle nuove generazioni di shopper. «E i consumatori di internet - dicono - tendono a diventare buoni clienti in negozio».
L'e-commerce e il marketing online risultano fattori chiave, anche tenendo conto dell'impatto del virus sul turismo. Più in generale la tendenza sarà quella di passare da un modello operativo basato sui costi fissi a uno più flessibile. Flessibilità è la parola d'ordine anche per lo sviluppo prodotto e la produzione delle sue maison.
Poco prima delle 12 alla Borsa di Zurigo le azioni Richemont passano di mano a 51,6 franchi svizzeri, in flessione dell'1,41% rispetto alla chiusura di ieri.