Sarà Raffaele Cappiello a occuparsi di Stefanel, che in giugno ha chiesto l’amministrazione straordinaria.
Ieri Cappiello è stato nominato commissario giudiziale dal ministro Luigi Di Maio, dopo un’estrazione a sorte, che ha avuto luogo in seduta pubblica, presso il ministero dello Sviluppo economico.
Il neo-designato, 50 anni, una laurea in Giurisprudenza, ha un proprio studio a Roma, è docente di diritto commerciale presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università La Sapienza di Roma e siede come consigliere indipendente nel cda di Mediaset.
Da tempo in difficoltà, il mese scorso il gruppo Stefanel ha depositato presso il tribunale di Venezia un’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza, propedeutica all’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria.
Come riepiloga il Mise in una scheda informativa, tra gennaio e aprile Stefanel ha totalizzato 14,2 milioni di euro di ricavi. La situazione patrimoniale al 30 aprile evidenzia un passivo di 154,6 milioni, contro un attivo di 100,1 milioni.
L’azienda di Ponte di Piave ha come maggiore azionista River Tre, la società veicolo con cui i fondi Attestor e Oxy hanno rilevato il 71% del capitale, ma è quotata anche alla Borsa di Milano, dove il titolo è stato sospeso a tempo indeterminato.
Nell’informativa mensile al mercato pubblicata il 28 giugno Stefanel ha comunicato che il debito al 31 maggio si è attestato a 90 milioni di euro.
Inoltre, il 25 giugno la sezione fallimentare specializzata della High Court of Justice di Londra, a seguito di specifica istanza di insolvenza formulata da Stefanel UK Limited (controllata inglese del gruppo), «ha nominato i nuovi amministratori conferendo loro il potere di gestire i relativi asset nel miglior interesse dei creditori, ivi inclusa la società».