«L’abbiamo intitolata Infinity, perché racchiude la ciclicità e l'archetipo del guardaroba che si ricrea e ripete, come nel set della sfilata, fatto di specchi che funzionano da moltiplicatori». Così Andrea Incontri racconta la collezione FW 23/24 di Benetton, sviluppata partendo dalla serialità dei prodotti e adottata come strumento di studio e replica dei riflessi comuni tra generazioni.
Sulla pedana allestita all’interno del Palazzo della Permanente sfilano giacche, pantaloni, cappotti dai colori pieni e accenni al workwear, come nelle giacche in canvas con impunture a contrasto.
Focus - proprio come sulle passerelle dei big brand - sull’eco-pelle e l'eco-shearling, per capi e accessori peluche. Il knitwear, best seller del brand, viene proposto in diverse lavorazioni: maglia rasata, trecce, punto grana di riso, jacquard, fino al maxi-crochet per il tailleur gonna-top cardigan con cuffiette en pendant.
Continua il lavoro sugli accessori, categoria che Incontri deve potenziare, come la B Bag che torna anche in questa stagione.
Una moda pratica e democratica, che punta a conquistare i giovani e anche per questo si affida alla forza social di Chiara Ferragni, seduta in prima fila ad applaudire lo show. «Arrivare a tante persone, creando un capo accessibile, è un valore - rimarca lo stilista -. Voglio dimostrare come Benetton sia un marchio capace, con il know how e i mezzi che possiede, di realizzare un progetto a 360 gradi». «La moda - conclude - è per tutti. Non credo nella divisione tra alto e basso».
an.bi.