In occasione dell’International Men’s Day, Zegna rende noto un sondaggio promosso insieme alla società di ricerche di mercato Kantar, per indagare in profondità il significato dell’essere uomo oggi e per incoraggiare una riflessione e una revisione dei concetti legati alla mascolinità e al ruolo dell’uomo nella società.
La ricerca è frutto di 45 domande, rivolte a un campione di 3.750 uomini e donne fra i 20 e i 50 anni in cinque metropoli internazionali: Londra, New York, Los Angeles, Shanghai e Pechino.
I risultati della What Makes a Man 2019 Survey fanno luce sugli stereotipi con cui gli uomini si trovano a confrontarsi: il 71% pensa che nell’ultimo decennio ci sia stato un cambiamento nelle aspettative collegate al concetto di mascolinità e il 65% non si riconosce negli esempi presentati dalla società attuale.
Molti (il 70%) degli intervistati di sesso maschile è consapevole di dover interpretare un ruolo tradizionalmente maschile, sia in ambito professionale che privato. Un discorso che vale soprattutto per la Cina, dove l’89% degli uomini ha affermato di dover enfatizzare la propria mascolinità sul posto di lavoro, ma anche nel Regno Unito (60%) e negli Usa (68%).
Una percezione che suggerisce la necessità di un ripensamento dell’identità maschile contemporanea, visto che il 60% degli uomini interpellati condivide il valore delle qualità tradizionalmente accostate al concetto di femminilità, quali la sensibilità, mentre la maggioranza ammette di avere ancora difficoltà a esprimere questo tipo di emozioni con gli amici e in ambito sociale (nella foto, l’imprenditore-cantante Nicholas Tse, uno dei protagonisti della campagna What Makes a Man).