A pochi giorni dall’uscita di Rhuigi Villaseñor da Bally, un’altra separazione lampo riguarda Ann Demeulemeester, marchio che da fine 2020 fa parte della Dreamers Factory di Claudio Antonioli: se ne va infatti, ad appena sei mesi dalla nomina, il designer di origine belga Ludovic de Saint Sernin, che aveva presentato la sua prima e unica collezione per il brand alla fashion week parigina di febbraio, suscitando alterne reazioni da stampa e buyer.
Nato nel 1991 a Bruxelles e cresciuto a Parigi, il designer - laureato all’Esaa Duperré - aveva lanciato il proprio marchio nel 2017, dopo aver lavorato per importanti griffe, tra cui Balmain, e vestito celebrity come Dua Lipa e Hailey Bieber.
Non si sa se dopo la rottura scatterà la ricerca di un sostituto oppure se si proseguirà con un team interno, come si era già fatto prima della nomina di Ludovic de Saint Sernin.
La fondazione di Ann Demeulemeester risale al 1985 da parte dell’omonima creativa, diplomata alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa e parte dei cosiddetti Antwerp Six: oltre a lei Walter Van Beirendonck, Dries Van Noten, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs e Marina Yee.
Nel 2013 Demeulemeester ha lasciato il brand per dedicarsi al progetto casa Dé Tableware. Del passaggio ad Antonioli (già presidente e co-fondatore di New Guards Group, ora nell’orbita di Farfetch) aveva detto a suo tempo: «È stato fin da subito un compagno di viaggio. Sono felice e ottimista per questo nuovo inizio, la maison si riempirà di nuova energia».
I casi di de Saint Sernin e Villaseñor non sono isolati: ultimamente si sono divise le strade di Charles de Vilmorin e Rochas, di Serhat Işık e Benjamin A. Huseby e Trussardi e, non ultimi, di Bruno Sialelli e Lanvin.