Il nuovo obiettivo, che sarà pubblicato nel report annuale dell'azienda, è meglio definito come un corridoio 40/60/*, che traduce l'obiettivo di far sì che donne e uomini raggiungano una rappresentanza compresa tra il 40% e il 60% per ogni livello e dove l'asterisco riconosce e include attivamente il genere non binario.
I nuovi obiettivi fanno parte di una revisione generale della strategia della diversity e dell’inclusione dell'azienda, che porterà Zalando a diversificare le differenti dimensioni dei suoi dipendenti, tra cui il genere, l'internazionalità e l'istruzione.
Nei prossimi mesi saranno al via diverse iniziative per raggiungere questo obiettivo, tra cui l'aggiornamento degli organismi decisionali e dei comitati, il cambiamento delle pratiche di assunzione e l'introduzione di una pianificazione olistica nei giri di poltrona. In futuro Zalando comunicherà i risultati raggiunti in un rapporto sulla diversità.
«Riconosciamo che a oggi ci manca la diversity nei livelli più alti dell’azienda, per cui il nostro impegno è rivolto a cambiare questa situazione - è il commento di Rubin Ritter, co-ceo di Zalando -. Siamo fermamente convinti che solo la cultura della diversity e dell’inclusione potrà garantire di avere a bordo i migliori talenti e di poter soddisfare maggiormente anche la nostra base clienti»
«Sono sicura che team diversificati siano più adatti a realizzare prodotti unici ed esperienze d'uso rilevanti per i clienti, così come creare valore per gli stakeholder - aggiunge Cristina Stenbeck, chairwoman supervisory board di Zalando -. Il Supervisory Board sostiene l'adozione di questi obiettivi di diversità come mezzo per cambiare gradualmente i progressi di Zalando nella costruzione di un'organizzazione più inclusiva nel lungo termine».
Nella foto, Rubin Ritter e Cristina Stenbeck, rispettivamente co-ceo e chairwoman supervisory board di Zalando