Parlano Toni Belloni e Alexandre Boquel

Savoir faire italiano centrale per Lvmh: «Per questo valorizziamo i Métiers d’Excellence»

Un premio per l’artigianato ai blocchi di partenza dal 2023, un tour per promuovere la propria offerta formativa e lavorativa, il lancio di una scuola di modellisti di pelletteria: sono solo alcune della tante nuove iniziative che rientrano nel grande progetto Métiers d’Excellence, varato dal gruppo Lvmh nel 2014. 

Se ne è parlato ieri, 17 novembre, al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, durante l'evento Show Me, con Toni Belloni (direttore generale del gruppo), Alexandre Boquel (direttore della divisione), Jean-Charles Babin (ceo di Bulgari), e Carlo Capasa (presidente della Camera della Moda Italiana), in occasione dell’evento intitolato Show Me.

Alla seconda edizione in Italia, dopo quella di Firenze lo scorso anno, l’evento mira a fare il punto della situazione sulle iniziative promosse da Lvmh per valorizzare i Métiers d’Excellence, che oggi vedono impegnati 7mila talenti su un totale di 12mila dipendenti, che lavorano per sei maison italiane (Bulgari, Acqua di Parma, Loro PianaFendiPucci e Cova). 

Un universo che oggi comprende 250 store, diversi alberghi e 31 siti produttivi e che si avvale della collaborazione di 5mila fornitori e aziende subbalpaltratrici, per un totale di oltre 200mila persone.

Numeri eclatanti, che danno la misura del ruolo centrale che il nostro Paese svolge per la galassia d’oltralpe, con la sua filiera produttiva che si regge su un know how e un’expertise unici al mondo. Un patrimonio che va valorizzato e trasmesso alle generazioni successive, in un momento in cui si evidenzia la mancanza di figure professionali.

Secondo Altagamma, infatti, entro fine 2026 ci sarà una carenza di 346mila persone nei Métiers d’Excellence in Italia, inclusi 94mila addetti nel settore della moda e pelletteria e 36mila nell’ospitalità. 

Come ha spiegato Toni Belloni (nella foto sotto), «gli artigiani 4.0 sono la forza del gruppo. Sono quelli che fanno sognare ed emozionare i clienti di tutto il mondo, grazie a mestieri che richiamano parole chiave come passione, emozione, manualità, raffinatezza, uso della tecnologia. Aspetti che noi dobbiamo coltivare e rafforzare. Ed è per questo che nasce la forte convergenza naturale tra l’Italia e il gruppo Lvmh».

 «La manifattura italiana di alta qualità - ha proseguito - è un tratto distintivo del tessuto industriale italiano e si è sviluppata nel corso di generazioni, trovando la sua realizzazione nei distretti industriali, che sono agglomerati di competenze senza pari».

Emblematico l’esempio citato della manifattura dell’eyewear di Thélios a Longarone, nata nel 2018 e oggi già raddoppiata come capacità produttiva, «forte della collaborazione di 800 giovani talenti con età media di 32 anni provenienti dalla zona. Lavoratori che si sono formati in istituti tecnici professionali del territorio e il cui percorso si completa con l’accademia interna Thélios, parte dei Métiers d’Excellence».

Il gruppo Lvmh, ha sottolineato ancora Belloni, è un mondo in continua evoluzione. «Quest’anno abbiamo inaugurato tre nuovi poli produttivi, uno per Berluti in Emilia-Romagna, vicino a Ferrara, uno per Fendi legato al mondo delle calzature e per finire, sempre per Fendi, lo stabilimento di Bagno a Ripoli».

Ulteriori progetti sono in arrivo, annuncia il direttore generale del gruppo francese: «Givenchy punta su una nuova fabbrica pellettiera in Toscana, Loro Piana ha in mente un investimento importante per la parte produttiva e Bulgari ha appena annunciato un super progetto che porterà a raddoppiare il polo della gioielleria a Valenza».

«Quella di Valenza diventerà la più grande manifattura di gioielli al mondo - è intervenuto Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari - e genererà 750 posti di lavoro, oltre ai 400 già operativi. Qui nascerà anche una scuola per preparare quanti vogliono imparare i mestieri orafi, che andrà ad aggiungersi all’accademia già esistente, dove vengono formati i neo-assunti». 

Tanti nuovi posti di lavoro, dunque, a cui si aggiungeranno 400 artigiani, necessari in vista dell’apertura dell’hotel di Roma, e 150 addetti per il laboratorio orafo di alta gioielleria a Roma nei prossimi cinque anni, ha concluso il manager.

Numeri che non sorprendono, se consideriamo che, ha spiegato Carlo Capasa, presidente di Camera della Moda (nella foto sotto), «l’Italia produce il 70% di moda di alta qualità al mondo ed è prima in Europa per la realizzazione di moda in tutti i segmenti, con il 41% della produzione, seguita al secondo posto dalla Germania. Un universo contraddistinto da una grande flessibilità, garantita dal fatto di avere una filiera verticale, e destinato a crescere».

 Proprio per questo sono sempre più strategici per il gruppo i progetti varati dalla divisione Métiers d’Excellence, che prevede di assumere oltre 2mila giovani apprendisti entro i prossimi due anni. 

«Siamo partiti nel 2014 in Francia con l’Istituto per i Mestieri di Eccellenza, arrivato poi in Italia nel 2017, e oggi siamo attivi anche in Spagna, Svizzera, Germania, Giappone e Stati Uniti - racconta Alexandre Boquel (nella foto sotto) -. L’idea era creare un itinerario formativo che permettesse agli studenti di apprendere un savoir faire molto importante per le nostre maison. Abbiamo iniziato dall’Istituto, che attualmente comprende 14 progetti formativi, per mettere a punto un percorso gigantesco, pieno di iniziative».

 Il punto di partenza sono le scuole medie, perché da lì è importante intercettare i giovanissimi. «A tale proposito - chiarisce Boquel - siamo andati negli istituti con le nostre sei maison e abbiamo istituito atelier con cui abbiamo voluto dare agli studenti la possibilità di avere un primo contatto con i nostri mestieri di eccellenza. Un progetto che nel 2022 ci ha portato a sensibilizzare oltre 700 ragazzi in Italia, che saranno ancora di più il prossimo anno».

Tra le novità salienti per il 2023 c’è il Premio Italiano per l’Artigianato, che verrà lanciato il prossimo febbraio, quando si apriranno le iscrizioni, con la proclamazione dei vincitori nel settembre successivo, durante la Milano Fashion Week. Un progetto che nasce con la collaborazione di Camera Moda, Confartigianato e con una maison del gruppo a rotazione, a partire da Fendi.

«Per la precisione - sottolinea Boquel - saranno istituiti un premio dedicato a un Maestro Artigiano di Eccellenza distintosi nel suo percorso professionale, un award per un emergente e uno rivolto a professionisti o imprese che si siano imposti per la capacità di combinare un approccio classico al mestiere con una visione tecnologica innovativa». 

In arrivo inoltre il tour promozionale, che intende dare accesso ai programmi di formazione e alle offerte lavorative della maison del gruppo. Si parte dal prossimo 14 aprile con la tappa di Firenze, legata al mondo della pelletteria, per proseguire con Padova per le scarpe e Novara per il gioiello. 

I progetti sono tanti dunque, compreso il lancio di una scuola per modellisti di pelletteria che partirà a gennaio e che nasce per dare la chance di un upgrading professionale a quanti già lavorano nel settore per il gruppo. 

Si tratta in sintesi di un impegno a lungo termine, al centro della filosofia dell'azienda per quanto riguarda le risorse umane: «Un impegno volto a connettere diverse community che abbraccia studenti di scuole medie, apprendisti, artigiani, virtuosi, talenti interni ed esterni, in un’ottica transgenerazionale. Perché legare le persone permette di non farle sentire isolate e quindi cambia le cose», conclude Boquel.

A testimonianza delle sue parole l’evento di ieri che ha visto, oltre a manager, speaker, artisti e insegnanti, molti giovani entusiasti saliti sul palco per ricevere premi speciali o per raccontare le loro esperienze.

c.me.
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