Un altro caso stile Daniel Lee-Bottega Veneta?

Conti in crescita, ma troppi screzi coi colleghi: l’avventura di Gabriela Hearst da Chloé potrebbe presto finire

Le strade di Chloé e Gabriela Hearst si potrebbero presto separare. Le presunte tensioni interne al marchio, controllato dal gigante svizzero Richemont, non sarebbero tanto legate all’andamento delle vendite o a diversità di vedute sul fronte creativo - come accade di solito nei divorzi tra maison e designer -, quanto ad aspetti del carattere della designer uruguaiana.

A parlare di una possibile uscita della Hearst, prefigurando anche il clamoroso ritorno della stilista britannica Clare Waight Keller alla guida del brand, è Miss Tweed, media online indipendente di Parigi, da sempre ben informato su ciò che accade nelle maison basate nella Ville Lumiere.

Waight Keller aveva già guidato la griffe dal 2011 al 2017, ovvero fino a quando era stata chiamata a disegnare Givenchy, da cui è uscita nel 2020.

Che il clima nell’ufficio stile di Chloé non fosse dei più distesi, a causa di una serie di incomprensioni fra il team di design e la Hearst, era cosa abbastanza risaputa nel settore (e confermata da diverse uscite di figure chiave), ma a quanto pare ora le frizioni si sarebbero create anche tra la direttrice creativa e il top management del marchio, compreso il ceo Riccardo Bellini.

Un affair in stile Bottega Veneta-Daniel Lee, che potrebbe avere un epilogo analogo: secondo Miss Tweed, anche se le collezioni di Chloé sarebbero tornate a vendere dopo anni di stallo (il dato di fatturato del brand non è facilmente decifrabile, visto che è contenuto nella voce other business), la decisione di rompere il contratto con Gabriela Hearst sarebbe già stata presa.

an.bi.
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