Si torna a parlare di Clare Waight Keller. Dopo che a dicembre in molti scommettevano che avrebbe sostituito Gabriela Hearst al timone di Chloé - dove la stessa Waight Keller era stata direttrice artistica dal 2011 al 2017, quando aveva preso le redini creative di Givenchy -, ora i rumor più diffusi la vedono impegnata in un’imminente collaborazione con Uniqlo.
La stilista potrebbe dunque seguire le orme di diversi suoi colleghi: basti pensare a Inès de la Fressange, Jonathan Anderson, Jun Takahashi di Undercover, Jil Sander, Christophe Lemaire e Tomas Maier.
Il debutto di questa collaborazione, come ipotizza wwd.com, potrebbe avvenire con il prossimo autunno-inverno. Il condizionale però è d’obbligo: da Fast Retailing, casa madre dell’insegna cui fanno capo circa 2.400 store nel mondo, non giungono conferme, né tantomeno dalla sempre molto riservata Clare.
Durante il suo periodo da Givenchy (ora in mano a Matthew M. Williams), Waight Keller aveva lavorato sul dna couture del marchio, prendendo le distanze da Riccardo Tisci, suo predecessore: prima donna a occupare un posto ambito da molti dal 1952, anno di fondazione del marchio, era stata scelta da Meghan Markle per il suo abito di nozze con il Principe Harry e ad apprezzarla, tra le altre, c'erano Cate Blanchett e Nicole Kidman.
Nel 2018 aveva vinto il Fashion Award a Londra nella categoria Womenswear e l’anno successivo era entrata nella 100 List del Time sui personaggi più influenti dell’anno. Sempre nel 2019 la linea maschile di Givenchy era stata special guest a Pitti Uomo.
Non ci si aspettava, dunque, che il suo contratto in scadenza non sarebbe stato rinnovato. Un passo indietro attribuito da alcuni alla sua scarsa propensione ai social e al mondo dei giovanissimi.
Inoltre l’haute couture, da lei riportata in auge, era diventata sì un segno distintivo di Givenchy, ma anche un limite, essendo destinata a un’élite. Non a caso come suo successore è stato scelto Matthew M. Williams, influenzato dal mondo dello streetwear, dello skate e della musica.
Con Uniqlo Clare Waight Keller - che prima di Chloé e Givenchy ha lavorato, tra gli altri, da Pringle of Scotland, Ralph Lauren, Calvin Klein e da Gucci ai tempi di Tom Ford - potrebbe rivelare un aspetto diverso del suo talento, cimentandosi con il mondo casual con esiti sicuramente interessanti.