Il 20 luglio la maison di Kering volerà nella capitale cinese per riproporre la collezione presentata a Milano: è l’ennesimo evento in programma sul territorio, che conferma la voglia del settore di riaprire il dialogo con la clientela locale, la cui spesa in beni si lusso nel 2023 crescerà del 15%.
La nuova proposta del brand ha un impronta di carbonio di 0,0 kg di CO₂ equivalente, contro la media del settore di 14 kg di CO₂ equivalente. Un risultato raggiunto senza contare su un solo credito di carbonio.
La soluzione consente alle aziende di integrare la realtà aumentata all’interno dei canali proprietari e non, per offrire ai clienti esperienze immersive e personalizzate.
MU Community, il concept scelto per l’autunno-inverno 2024/2025, parte dai concetti di condivisione, senso di appartenenza, accoglienza, diversità e inclusione.
Terze parti indipendenti verificano alcuni impianti del gruppo dal punto di vista ambientale, sociale e lavorativo in base ai moduli della public-benefit technology company Higg.
Il progetto dovrebbe essere finalizzato entro la fine dell’anno e mira ad ampliare in modo sostenibile il numero e la diversità dei modelli legati ai prodotti del marchio.
«Potremo dialogare con i nostri clienti nel posto giusto, al momento giusto e con il contenuto più corretto per loro», ha spiegato Lorenzo Bertelli, marketing director e head of corporate social responsibility del gruppo di famiglia.
Nonostante l’instabilità politica, le disuguaglianze sociali e i paletti all’import, questo sconfinato continente, ricco di materie prima e al centro di un boom demografico, si candida a essere un mercato irrinunciabile per la moda.
Insieme a una quarantina di dettaglianti italiani il womenswear sotto la lente, non solo a livello di sell out ma anche di macro-trend a livello di prodotto, servizio e marchi best seller. Con un primo sguardo alla SS23.
Telfar Clemens metterà in vendita i capi della nuova collezione al prezzo wholesale, facendolo man mano salire. Il prezzo finale sarà quello raggiunto quando un articolo andrà esaurito, da applicare alle successive uscite.
Mentre Vanessa Friedman, critica di moda e fashion director di New York Times, parla della fine di un’era, esperti e analisti non si mostrano sorpresi: «In generale la moda sta cambiando pelle».
Analizzando circa 20mila punti vendita di target medio-fine nella Penisola, l’azienda di business information fornisce spunti di riflessione sul settore e, insieme a Sita Ricerca, sul sentiment dei consumatori, più basso a fine 2022 che durante la pandemia.
Creatività, marketing, servizio, logistica, supply chain: tutti questi aspetti trarrebbero enormi vantaggi dai nuovi strumenti tecnologici, che potrebbero far salire dai 150 ai 275 miliardi di dollari gli utili operativi dei marchi di moda e lusso in tre-cinque anni. Ma attenzione ai rischi.
«Sono convinto che la riduzione dell’impatto in termini assoluti, unita alla creazione di valore, debba essere il prossimo orizzonte per aziende veramente sostenibili», ha detto il ceo Pinault annunciando i nuovi traguardi green.
Felloni invoca politiche mirate sul caro locazioni, la riduzione del cuneo fiscale e, in particolare, dell’Iva sui prodotti moda, per i quali servirebbe un bonus legato all’eco-sostenibilità.
Francia, Italia, Spagna, Germania e Portogallo spiccano fra le principali destinazioni europee, con incrementi nelle vendite tax free di gennaio che variano fra il 70% e oltre il 100% rispetto a 12 mesi prima.
L'investimento nella piattaforma di noleggio è avvenuto attraverso l'acceleratore Mango StartUp Studio e si affianca al lancio un progetto pilota di noleggio di abbigliamento sul sito mangorenting.com.