Creatività, marketing, servizio, logistica, supply chain: tutti questi aspetti trarrebbero enormi vantaggi dai nuovi strumenti tecnologici, che potrebbero far salire dai 150 ai 275 miliardi di dollari gli utili operativi dei marchi di moda e lusso in tre-cinque anni. Ma attenzione ai rischi.
«Sono convinto che la riduzione dell’impatto in termini assoluti, unita alla creazione di valore, debba essere il prossimo orizzonte per aziende veramente sostenibili», ha detto il ceo Pinault annunciando i nuovi traguardi green.
Felloni invoca politiche mirate sul caro locazioni, la riduzione del cuneo fiscale e, in particolare, dell’Iva sui prodotti moda, per i quali servirebbe un bonus legato all’eco-sostenibilità.
Francia, Italia, Spagna, Germania e Portogallo spiccano fra le principali destinazioni europee, con incrementi nelle vendite tax free di gennaio che variano fra il 70% e oltre il 100% rispetto a 12 mesi prima.
L'investimento nella piattaforma di noleggio è avvenuto attraverso l'acceleratore Mango StartUp Studio e si affianca al lancio un progetto pilota di noleggio di abbigliamento sul sito mangorenting.com.
La presenza della griffe è frutto di un accordo con la Camera della Moda, che ha agito in sinergia con Pitti Immagine. Il brand tornerà in passerella a Milano dal gennaio 2024.
Il fulcro della kermesse virtuale resta il Luxury District di Decentraland, ma il mantra è l’interoperabilità tra più metaversi. Tra i partecipanti Dolce&Gabbana, Tommy Hilfiger, Dundas e Dkny, ma si ampliano gli spazi per i nuovi talenti, fra creatività e tecnologia.
Lo store nella Grande Mela è stato inaugurato ieri, 15 marzo, in Spring street. Domani sarà la volta di Madrid, in calle Coello 65 e a maggio toccherà a Parigi, in rue St. Honoré.
Al via un’intesa con Massimiliano Guerrini, già presidente di Mita-Made in Tuscany Academy, per un progetto a carattere nazionale. Una delle iniziative di questi mesi, in vista dell’appuntamento fiorentino con gli Stati Generali del settore.
Il caso dei multibrand che cambiano proprietà o chiudono in Gran Bretagna: secondo alcuni la ragione è che servono i clienti originari, molti dei quali 40-50enni, ma non hanno tenuto il passo con le nuove generazioni.
Il retailer prevede di modernizzare approfonditamente i 77 negozi rimanenti nei prossimi tre anni, in modo che diventino «un punto di incontro popolare nei centri città».
In un tweet Stephane Kasriel, manager di Meta, spiega che l’azienda accantonerà lo sviluppo e la ricerca legati ai digital collectibles per concentrarsi su altri ambiti con più “monetizzazione”. Zuckerberg annuncia altri 10mila licenziamenti.
Gli individui con un patrimonio elevato (quasi 1,5 milioni di dollari o 10 milioni di RMB) sono stimati pari allo 0,3% della popolazione cinese e circa il 42% delle vendite di lusso.
Secondo una ricerca condotta da Iads (International Association of Department Stores) tra il 2019 e il 2022 l’incidenza sulle vendite degli house brand è aumentata in media dal 9 al 16%
Il roadshow punta a creare nuove opportunità per le aziende in trasferta e porterà all’attenzione dei buyer collezioni in grado di conciliare innovazione con il savoir faire del made in Italy.
Uno strumento sviluppato con Shin Software, che dà la possibilità di creare 49 miliardi di combinazioni tra abiti e stili da realizzare su misura, spediti nel mondo in meno di quattro settimane. Il lancio durante il Salone del Mobile.
Nel momento in cui il mercato dei Non-Fungible Token torna a crescere, il colosso Usa esce sul mercato il prossimo mese con una piattaforma riservata ai clienti Prime statunitensi e 15 collezioni già disponibili dalla data di lancio.
Tra gli investitori il fondo sovrano degli Emirati Mubadala. L’e-tailer avrebbe avviato colloqui con banche di investimento per gettare le basi del listing negli Stati Uniti, che potrebbe andare in porto nella seconda metà del 2023.