Il brand di Otb ha sbaragliato competitor come Jbl, Iliad, Mattel e Allianz. Un’altra realtà italiana, il retailer Ovs, si piazza al quarto posto nella categoria Best Phygital Brand, superato da Paypal, Nike e Amazon.
Il punto vendita, sviluppato su due livelli, si estende su 450 metri quadri, progettati da Novembre studio fondendo le atmosfere argentine con una sensibilità tipicamente milanese. Una parte è dedicata a un’area bar-ristorante.
Il gruppo ha deciso di concentrarsi sull’attività negli Stati Uniti, dal momento che non intravede la possibilità di portare alla redditività le attività in Canada, dove era entrato nel 2014.
Nel 2022 gli acquisti digitali hanno continuato a crescere, con tre internauti su quattro che hanno comprato sul web. Gli articoli fashion restano i più gettonati, anche se con un rallentamento rispetto al 2021.
Superficie espositiva raddoppiata all’Espace Montagne per il nuovo progetto, giunto alla seconda edizione dal 3 al 7 marzo, che porta alla ribalta 31 marchi delle showroom associate. Intanto Csm tira le fila della presenza alla Milano Fashion Week.
La soluzione Advantage+ shopping campaigns ha permesso di incrementare del 52% il ritorno sulla spesa pubblicitaria, ridurre del 43% il costo per acquisto e aumentare la reach dell’85%.
Nei centri storici si è perso quasi il 22% di insegne dell’abbigliamento. Il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio lancia un appello alle istituzioni.
Brillano anche Etro, Dolce&Gabbana, Diesel e la squadra di Gucci, in attesa dell'entrata in campo del nuovo direttore creativo. I compratori italiani ed esteri fanno il punto sulla settimana della moda milanese.
Nella prima metà dell’anno i rivenditori globali del settore hanno visto il valore lordo della merce aumentare del 3%, la metà della crescita degli altri comparti, con una flessione in Emea. Occorre potenziare le strategie omnichannel.
La rassegna, inaugurata alla presenza del sottosegretario di Stato Lucia Borgonzoni, ha puntato su un ritorno alle origini, privilegiando una visione estetica indipendente e non convenzionale, in un’ottica di internazionalizzazione.
La piattaforma di e-commerce, focalizzata sui brand fashion e luxury, ha incrementato i volumi del 40% su base annua dal 2016 a oggi. Già ben posizionata in Europa, punta su Nord America e Asia.
Socia fondatrice della rassegna, ora rientrata a capo del team Fashion Research, Promotion and Development del salone, Severini racconta i progetti più significativi che rendono questa edizione ancora di più una catalizzatrice di tendenze e nomi di qualità, fuori dai soliti percorsi.
Il 62% si dice interessato a modalità ancora poco diffuse, come le soluzioni biometriche o le criptovalute. I pagamenti tramite scansione dell’impronta digitale risultano i più apprezzati (36%).
Complessivamente Micam Milano (calzature), Mipel (pelletteria), TheOneMilano (haut-à-porter) e Homi Fashion&Jewels hanno presentato le novità di più di 1.800 espositori.
L’Italia attrae meno di Francia, Germania e Uk. Nelle high street parte del retail di moda ha ceduto il posto alla ristorazione. In pole position in Italia via Montenapoleone a Milano, calle San Moisé a Venezia e via del Corso a Roma.
Per il numero uno di Cnmi è una partenza con il botto quella della Milano fashion week: «Tutti i brand stanno performando e contribuiscono al successo del settore, ma servono investimenti in formazione».