bene la spagna, rallenta la russia

Pitti Bimbo a due velocità: l'estero tiene, ma l'Italia fa fatica

Sono stati 6.400 i compratori intervenuti all'88esima edizione di Pitti Bimbo, terminata sabato 19 gennaio: quasi 2.450 provenivano dall'estero, un numero in linea con un anno fa. Sostanzialmente stabili le presenze complessive, intorno ai 10mila visitatori.

Nonostante il lieve cedimento sul fronte degli ingressi (l'anno scorso i buyer erano stati oltre 6.800), l'a.d. di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, esprime soddisfazione per «il grande lavoro da parte delle aziende: nell’editing delle collezioni, nella ricerca di stili moderni e funzionali alle nuove sensibilità ecologiche e sociali, nell’impegno a tenere insieme qualità e prezzi e nella capacità di muoversi in un mercato internazionale che cambia e si trasforma incessantemente».

«Tutte qualità - sottolinea - che il nostro team commerciale è riuscito a mettere in evidenza attraverso un’attenta segmentazione del salone per tipologie e merceologie, insieme a una rimodulazione degli spazi fisici».

Secondo Napoleone, questa è «la migliore risposta possibile a un clima che, soprattutto negli ultimi mesi, si è fatto più scuro, con una serie di previsioni verso il basso per crescita, consumi e scambi commerciali. Se il dato registrato di una riduzione dei compratori italiani (pari al 9%, ndr) era atteso, le conferme che sono arrivate dallo scenario internazionale sono un segno davvero importante, per una manifestazione che ribadisce la sua leadership mondiale nel mondo della moda bimbo e del suo lifestyle».

Tra i mercati, da segnalare le performance della Spagna (in pole position con 217 compratori e in crescita del 7%) e della Grecia, che ha messo a segno un +20%. Reggono, nonostante le tensioni in patria, Francia e Regno Unito. Leggermente in flessione la Germania, mentre la Russia ha il freno tirato (-14% nel numero dei negozi) e l'Ucraina vive a sua volta un'impasse, con i buyer scesi del 9%.

In tenuta Cina, Giappone e Usa e in aumento Belgio (+20%), Polonia (+5%) e Arabia Saudita.

Oltre alla Spagna, che come si diceva è prima in classifica, nonostante le difficoltà la Russia si piazza seconda tra i mercati di riferimento, totalizzando 216 buyer. Seguono Regno Unito (173), Germania (135), Turchia (103), Ucraina (92), Grecia (83), Francia (79), Olanda (75), Cina (70), Belgio (62), Giappone (49), Svizzera (46), Polonia (41), Corea (41) e Stati Uniti (40). Nella foto, la sfilata collettiva di Apartment, uno dei numerosi eventi in Fortezza da Basso, cui hanno fatto da contraltare importanti appuntamenti fuori dal centro espositivo. 

a.b.
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