Bilancio positivo per l’edizione di settembre di
White, dal titolo “An eye on the future”, terminata ieri nel Tortona district.
Oltre 16mila i visitatori, aumentati del 23% rispetto a settembre 2021, nonostante il tempo sfavorevole nella giornata di sabato e una domenica il cui flusso è stato inevitabilmente condizionato dalle elezioni politiche.
Gli stranieri sono saliti dal 18%: tra loro buyer europei ma anche dagli Emirati Arabi, Usa, Canada, Asia e Africa. Circa 400 i marchi presenti con le collezioni per la primavera-estate prossima che hanno avuto riscontro anche sui social media, come dimostrano le quasi 39mila interazioni su
Instagram nei giorni del salone, in rialzo del 300% rispetto a un anno fa.
«Abbiamo avuto riscontri positivi per la nostra collezione, che spazia dalla maglieria al total look, fino alla home collection. Sono passati anche buyer esteri da Spagna, Francia e Asia», dice
Sabrina Verrando, brand manager di
Avant Toi, in capo alla
Liapull di Genova, presente nella location del Superstudio Più.
Una piccola parte della nuova collezione per la prossima estate è darkeggiante, con la maglieria in nero marmorizzato che vede l’inserimento di cristalli, borchie e pizzi. Il resto è in colori vitaminici. «Ogni pezzo è colorato a mano secondo diverse tecniche e fondendo fibre diverse», spiega Verrando.
Il marchio, fondato nel 1994 dai fratelli
Fiorella e
Mirko Ghignone, è riuscito a superare i livelli pre-Covid ma le sfide non mancano. «Tuttora ci sono problemi nelle forniture e dobbiamo far fronte a un aumento importante dei prezzi delle materie prime, specie nel caso del cashmere - osserva la brand manager -. Per tentare di contenere i costi stiamo cercando di limitare quelli energetici con il fotovoltaico, parte di un programma iniziato un anno fa». Ma precisa: «In realtà i capi più richiesti sono stati quelli speciali e costosi. Per attrarre il consumatore bisogna emozionarlo».
«Abbiamo visto soprattutto buyer italiani. Tra gli stranieri qualcuno da Stati Uniti, Kuwait, Cina e Francia», affermano i fratelli
Legrenzi della veronese
Telarosa, al White con il progetto
T-Coat che, partito nel 2020 dallo sviluppo genderless del concetto di giacca-camicia, per la prossima estate si declina in diverse varianti, giocando con cimose in evidenza e stampe surrealiste, impiegando il ripstop nylon in diverse grammature e l'ovatta riciclata nelle proposte per i primi freddi. «Ci aspettiamo di chiudere il 2022 sui livelli pre-pandemia e di tornare a crescere per il 2023», anticipano dall’azienda, che vende soprattutto in Italia e in mercati asiatici come Giappone, Corea e Cina.
Nello spazio dell’ex-Ansaldo il marchio greco di womenswear
Access Fashion veste invece la donna dai 18 agli 80 anni per tutte le occasioni della giornata, dal giorno al cocktail fino alla cerimonia. Cotone, lino, viscosa e poliestere sono i materiali scelti per l’estate 2023. «Partecipiamo da sei anni al White per incontrare i buyer italiani e possiamo dire che questa edizione è andata bene, non super ma ok», dice
Kostas Papadopoulos, export e developer manager del marchio disegnato e realizzato in Grecia, che conta già 120 clienti in Italia.
Al Padiglione Visconti, sede di
Wsm-White Sustainable Milano, il format espositivo che promuove la filiera della moda green, ha partecipato anche
Fulgar, azienda di Castel Goffredo (Mantova) che realizza filati sintetici per la moda e la calzetteria, con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Sua è infatti la fibra
Q-Nova, un nylon riciclato ed ecosostenibile ottenuto da materie prime rigenerate, ma anche il filo bio-based
Evo, la cui biomassa deriva dai semi di ricino o la fibra
Amni Soul Eco, in grado di decomporsi rapidamente.
Q-Cycle è la novità del 2022, sviluppata coinvolgendo il colosso della chimica
Basf, che rivalorizza gli pneumatici a fine vita. «Abbiamo incontrato i grandi marchi della moda già nostri clienti e non solo – dichiara la marketing manager di Fulgar,
Daniela Antunes -. Designer e giovani creativi sono interessati a questi materiali innovativi e, anche se è tutto da sviluppare, la sfida ci piace. Vogliamo condividere con loro il nostro know how e la nostra esperienza nelle soluzioni sostenibili».
«La qualità del brand mix e dei talenti creativi, la forza dei contenuti innovativi e dei format inediti si sono rivelati vincenti, capaci di attrarre i migliori buyer e operatori di settore. La nostra visione ci spinge a una continua crescita», commenta alla chiusura della fiera
Massimiliano Bizzi, fondatore di White, che ora si prepara a un progetto di esportazione del format oltreoceano.
La manifestazione, con la direzione artistica di Bizzi e
Beppe Angiolini (fondatore dello store
Sugar), è stata realizzata grazie anche al supporto di
Maeci e
Ice Agenzia, in partnership con
Confartigianato Imprese, con il contributo della
Regione Lombardia e il patrocinio del
Comune di Milano.
e.f.