Il beachwear internazionale riparte da Firenze con Maredamare. La fiera, che torna dopo un break di un anno dovuto alla pandemia, metterà in mostra 150 collezioni di costumi e moda mare, con molti marchi in arrivo dall'estero (circa 50%) e presenti in Fortezza da Basso per la prima volta.
L'anno del Covid non è stato brillante per il settore prodotto in Italia: secondo Confindustria Moda, dopo un 2019 di buona crescita (+10,2%), nel 2020 il comparto ha perso il -14,9% e l'export è sceso dell'11,4%. Ma i dati sono in miglioramento: a marzo, ultimo dato disponibile, il settore ha registrato un rimbalzo del +109%.
Con questi numeri sullo sfondo torna a svolgersi in presenza la fiera Maredamare, in agenda alla Fortezza da Basso dal 24 al 26 luglio con le collezioni per l'estate 2022.
Il 50% delle aziende partecipanti sono estere, grazie a tre importanti collaborazioni per la promozione internazionale del salone. In primis quella con l'Istituto Commercio Estero, che attraverso i suoi uffici svilupperà la visibilità sui mercati esteri della fiera e delle aziende espositrici italiane. Si aggiungono l'intesa con Icex (ente governativo spagnolo impegnato nella promozione e internazionalizzazione delle imprese iberiche e nell'attrazione di investimenti esteri in Spagna), che ha portato al salone un nutrito gruppo di aziende spagnole, e infine con Abit, Brazilian Textile and Apparel Industry Association.
«Per quanto riguarda le misure adottate siamo stati ancor più inflessibili rispetto al disciplinare ufficiale - ha dichiarato Alessandro Legnaioli, presidente del salone, prensentando la prima edizione post Covid-19 -. La nuova configurazione del salone prevede, oltreché gli stand tradizionali e le sfilate, spazi privati dedicati per ogni azienda, dei veri showroom. E poi speed meeting tra brand e clienti, approfondimenti e incontri tra operatori».
Nella foto, una sfilata dell'edizione del 2019