I risultati finali di
Pitti Uomo confermano quelli parziali comunicati ieri, 16 giugno. Le presenze di buyer sono state 10.600, di cui 4.200 da una settantina di Paesi esteri, ossia il 40% del totale. Il numero complessivo di visitatori si aggira sui 16mila e un migliaio sono stati i giornalisti, operatori media e influencer.
Ottima anche la risposta dall'Italia: se ieri
Pitti Immagine indicava un aumento del 125% dei compratori nazionali rispetto all'estate 2021, oggi la percentuale cresce al +135%. Se si parla degli stranieri, si registra addirittura un +360% (la stima di ieri era +340%).
I 15 mercati oltreconfine più presenti al salone fiorentino sono stati Germania, Olanda, UK, Spagna, Turchia, Francia, Usa, Svizzera, Belgio, Austria, Polonia, Corea del Sud, Danimarca, Giappone, Grecia.
Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine, sottolinea in particolare l'adesione di quasi 200 buyer americani, il ritorno dei giapponesi (73) e dei coreani (80), nonostante cautele e restrizioni. «Si è visto persino qualcuno da Cina Hong Kong», dice, ricordando il sostegno fondamentale del
Ministero degli Esteri, dell'
Agenzia Ice e del main partner
UniCredit, oltre che della
Camera di Commercio di Firenze e della
Fondazione CR Firenze.
Sui social l'account
@pittiuomo_official ha raggiunto 1,3 milioni di utenti e superato i 100mila follower.
Nella foto di Vanni Bassetti, la performance della special guest
Wales Bonner A cura della redazione