Genny crede nelle criptovalute e ne introduce l’utilizzo anche in boutique, dopo averle lanciate sulla piattaforma di e-commerce lo scorso settembre. Un passo avanti per la griffe, che da tempo investe nella digitalizzazione del business.
D'ora in poi nei monomarca Genny di Capri e Milano sarà dunque possibile pagare in criptovalute. Un test di inizio che parte nei due spazi frequentati da un pubblico internazionale, con richieste ed esigenza diverse.
«Genny è sempre attenta all’evoluzione per quanto riguarda la digitalizzazione e la ricerca di nuove opportunità da offrire ai propri clienti presso il proprio e-commerce Genny.com - spiega Mathias Facchini, ceo di Swinger International -. Adesso il focus abbraccia anche i negozi. L’introduzione della possibilità di acquisto dei prodotti Genny anche attraverso le criptovalute principali è un servizio che diamo ai nostri consumatori, all’avanguardia e al passo con i tempi».
La procedura per il pagamento instore richiede pochi passi: il cliente scarica l’App BitPay (gratuita e disponibile per dispositivi sia iOS che Android). Riceverà via e-mail la fattura con l’importo del capo acquistato e, dopo aver fatto il login all’App, può procedere al pagamento.
Il trasferimento dell’importo è disponibile in 11 diverse forme di moneta virtuale, ossia Bitcoin (BTC), Bitcoin Cash (BCH), Ethereum (ETH), Wrapped Bitcoin (WBTC), Dogecoin (DOGE), Litecoin (LTC), e 5 USD-pegged stablecoins (Gusd, Usdc, Pax, Dai e Busd e, tiene a puntualizzare un comunicato, «avviene in maniera totalmente sicura».