Confcommercio stima un rimbalzo ad agosto

Vendite al dettaglio: a luglio crolla l’abbigliamento, -17% le calzature

Istat

Nel mese di luglio le vendite di abbigliamento in Italia sono diminuite del 27,9% rispetto a un anno prima. Il settore è il più penalizzato tra i non alimentari, come riporta oggi l’Istat.

Il secondo comparto più colpito è quello delle calzature e degli articoli in cuoio e da viaggio che registra un -17,3% in valore.

Complessivamente le vendite al dettaglio di luglio hanno segnato un -7,2% tendenziale, su cui pesa il non alimentare (l’unico segno positivo e quello dell’utensileria), che scende sia nella grande distribuzione sia nelle piccole superfici.

La flessione globale del retail rispetto a giugno è del 2,2%.  

Se si esamina il trimestre maggio-luglio 2020, il commercio al dettaglio mostra invece un incremento del 7,2% in valore, sostenuto principalmente dai non alimentari (+24,7%).

Rispetto al luglio 2019 il commercio elettronico ha messo a segno una crescita dell’11,6%, in rallentamento rispetto ai mesi passati.

Secondo Confcommercio i dati di luglio, pur rappresentando un segnale preoccupante vanno letti alla luce di alcune specificità del mese in esame. In particolare, il rinvio ad agosto dei tradizionali saldi estivi può aver spinto le famiglie a spostare al mese successivo gran parte degli acquisti, non solo per abbigliamento e calzature.

Per l'associazione di categoria «è presumibile un rimbalzo statistico di entità apprezzabile nei dati di agosto che implicherebbe un riallineamento delle dinamiche tendenziali». «Il diverso collocamento dei saldi - aggiungono da Confcommercio - spiega in parte anche un risultato più negativo dell’Italia rispetto ai principali Paesi dell’Eurozona». 

 

e.f.
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