Il coronavirus fa un'altra vittima nel retail a stelle e strisce. Si tratta di
Jeffrey, sinonimo di tre boutique a New York, Atlanta e Palo Alto, di proprietà di
Nordstrom.
Il fondatore,
Jeffrey Kalinsky, attuale fashion design director di Nordstrom, va in pensione. All'interno del retailer, cui aveva ceduto la maggioranza della sua azienda nel 2005, ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quelli di director of Design Merchandising, executive vice president Designer Merchandising e vice president.
«La sua creatività, innovazione ed esperienza sono state fondamentali per un'offerta più designer oriented, in sinergia con i nostri buying team», ha detto a
wwd.com Pete Nordstrom, presidente e chief brand officer di
Nordstrom Inc..
«Nordstrom per me è stato un partner eccezionale», ha ribattuto Kalinsky, che però non ha saputo nascondere la delusione: «Mi dispiace per la decisione presa - ha detto - anche se capisco che di fronte alla crisi globale è stata praticamente una strada obbligata».
Per Nordstrom questi non sono gli unici tagli. Ha infatti deciso di abbassare la saracinesca di 16 department store negli Usa, su un totale di 116 spazi tra Stati Uniti, Canada e Portorico.
Come emerge dal susseguirsi di notizie degli ultimi giorni e settimane, non si tratta certo di una mosca bianca. Basti pensare al Chapter 11 di
Neiman Marcus, mentre risale addirittura a febbraio la procedura di liquidazione di
Barneys New York, senza contare la crisi di
J.C. Penney.
Tornando a Jeffrey, tutto era cominciato nel 1999, quando Kalinsky aveva aperto un "fashion emporium" nel Meatpacking District newyorkese, allora tutt'altro che di moda.
Il suo punto vendita aveva fatto da apripista per altri nella zona, mentre la sua attività prendeva quota con un parco griffe di primo livello, tra cui
Gucci,
Saint Laurent,
Chanel e
Balenciaga.
Al momento dell'acquisizione da parte di Nordstrom, nel 2005, Jeffrey contava due spazi (a New York e Atlanta) e un fatturato di oltre i 35 milioni di euro. Secondo fonti riportate da
wwd.com, il valore del deal oscillava tra i 40 e i 50 milioni di dollari.
a.b.