Il cda straordinario di
Pitti Immagine, presieduto da
Claudio Marenzi, ha preso una decisione che era nell'aria da alcuni giorni:
Pitti Uomo,
Pitti Filati e
Pitti Bimbo andranno in scena dal 21 al 23 febbraio a Firenze, sfruttando le due location della Fortezza da Basso e della Stazione Leopolda, con un contorno di eventi e presentazioni speciali.
"All'indomani dell'ultimo Dpcm, che prorogava fino a 3 dicembre la sospensione delle fiere internazionali - sottolinea Marenzi - abbiamo iniziato a riflettere sulle reali possibilità di organizzare le nostre rassegne a partire dal 12 gennaio, data inizialmente stabilita per l'Uomo, valutando molto esiguo il margine temporale e troppo incerta la situazione".
Espositori e compratori, spiega Marenzi, chiedevano più tempo per presentare le collezioni e organizzare la presenza nel capoluogo toscano. Da qui la scelta di posticipare di cinque settimane, "pensando una formula innovativa per l'insieme dei saloni, con l'auspicio e la fiducia che nel frattempo siano ristabilite le condizioni e le autorizzazioni per svolgere gli eventi fisici".
Come sottolinea l'imprenditore, sono stati seguiti tre criteri: "Collocarci in un periodo utile per le campagne vendita; preservare l'identità di ciascuna manifestazione; e, non ultimo, dare un segnale forte di sistema, sul fronte sia della filiera produttivo-commerciale, che rappresenta un valore specifico della moda italiana, sia del calendario italiano delle presentazioni moda".
Infatti Pitti Uomo, Filati e Bimbo andranno a collocarsi a ridosso della fashion week milanese, fissata dal 23 febbraio al primo marzo, mentre la data riportata sul sito del salone White Milano è il 25-28 febbraio: il fondatore di questa kermesse, Massimiliano Bizzi, ha più volte invocato la messa a punto di un'edizione straordinaria del made in Italy, considerando gli appuntamenti di gennaio, in una situazione come quella che stiamo vivendo, inutili e dispendiosi per tutti.
Va detto inoltre che i saloni della calzatura e della pelletteria, Micam e Mipel, sono in programma a Fieramilano Rho dal 21 al 24 febbraio insieme a TheOneMilano, mentre Homi Fashion&Jewels avrà luogo nella stessa sede ma con date dal 25 al 28 del mese.
"Siamo sicuri - conclude Marenzi - di avere così un forte consenso da parte delle istituzioni nazionali, come il Maeci e l'Ice, che ci hanno garantito un significativo appoggio, e di quelle locali".
"Siamo consapevoli che intorno alla terza decade di febbraio la campagna vendita delle collezioni sarà già in fase avanzata - aggiunge l'a.d. di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone - ma sappiamo che ci saranno comunque buoni margini di portafoglio per i buyer, soprattutto per chi sente la necessità di avere un contatto fisico, accurato, con prodotti di pregio manifatturiero e stile".
Napoleone precisa che verrà aperta in anticipo la piattaforma digitale Pitti Connect, su cui l'ente fiorentino ha lavorato in questi ultimi mesi per potenziare la raccolta ordini e ampliare la copertura editoriale.
"Stiamo organizzando una grande promozione del nostro sistema commerciale online - puntualizza - che raggiungerà i migliori compratori di tutto il mondo. Infine, sono state predisposte tutte le misure di sicurezza necessarie, dal controllo degli ingressi alla pianificazione della visita negli stand, fino a una progettazione degli allestimenti che tenga conto del distanziamento e della sanificazione continua. Un impegno sul quale non ci siamo risparmiati".
Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, si prefigura "un Pitti davvero speciale. L'idea di lavorare in una situazione di emergenza ci ha spinti a ragionare in modo diverso dal solito. Nei prossimi giorni metteremo a punto la collocazione delle tre fiere negli spazi espositivi, ma la novità è che la Fortezza ospiterà anche un intenso programma di eventi e presentazioni moda, prodotti da ospiti e da una selezione degli stessi espositori, oppure dedicati a progetti speciali dei tre saloni".
La stessa contaminazione "verrà sperimentata alla Stazione Leopolda che, grazie alle sue dimensioni e alla disposizione delle aree, insieme alla vocazione di luogo per mostre e sfilate, potrebbe anche aprirsi a iniziative di carattere più commerciale".
a.b.