a firenze fino al 25 gennaio

Pitti Filati: in Fortezza da Basso si alza il sipario sulla primavera-estate 2020

Sono 119 i marchi presenti all'84esima edizione di Pitti Filati, in Fortezza da Basso a Firenze da oggi, 23 gennaio, al 25.

82 brand, di cui 14 dall'estero, fanno parte della sezione
Pitti Filati, mentre 21 si collocano all'interno dell'area su servizi e consulenze Fashion at Work e 15 occupano il settore Knit Club, dove protagonisti sono i maglifici di qualità.

Gli influssi dello sportswear e delle subculture, il Giappone pronto all’appuntamento con le Olimpiadi, il filone Techno-Luxury, la tendenza alla customizzazione, la valorizzazione dei talenti emergenti sono spunti e suggestioni forti al salone che, oltre a presentare in anteprima internazionale i trend e i materiali della primavera-estate 2020, si connota ancora una volta come un concept lab che vive di creatività e sperimentazione.

Non a caso, la manifestazione si sviluppa intorno allo Spazio Ricerca, con la direzione artistica di Angelo Figus e dell'esperta in maglieria Nicola Miller e l'allestimento di Alessandro Moradei: partendo dal Giappone, Paese delle prossime Olimpiadi, l'ispirazione si estende allo sport, sia tradizionale che proveniente dalla strada, come lo skate e il surf, che per la prima volta vengono inclusi tra le discipline olimpiche ufficiali.

Il link con il mondo giovanile e le sue correnti di rinnovamento viene spontaneo e fa da substrato a uno dei due progetti speciali che Figus, coadiuvato da Moradei, ha concepito per Pitti Filati: l'installazione-evento dedicata al Techno-Luxury, che vede coinvolti il Gruppo Carvico e Jersey Lomellina al Cavedio del Padiglione Centrale.

Qui viene allestita una "cattedrale" alta 15 metri, omaggio all'eccellenza italiana del tessuto indemagliabile elasticizzato e a maglia circolare. Un'opera in cui, come sottolinea il fashion designer, le persone possono fisicamente entrare, per vivere una vera "cromo-esperienza". Vengono inoltre esposti 12 capi, all'insegna dell'unione tra i fili luxury e il poliammide.

L’altro special project è  CustomEasy, che al piano inferiore del Padiglione Centrale si rifà alla customizzazione, un mega trend partito dal denim e dallo streetwear e ormai appannaggio anche dell’alto di gamma e della maglieria.

Al centro di
CustomEasy è una capsule, realizzata dai maglifici dell’area Knitclub della manifestazione, utilizzando i filati degli altri espositori e avvalendosi dei trattamenti di Intex, azienda specializzata in questo settore e nelle tinture.

Ogni capo è contraddistinto da una "targa gioiello", una sorta di carta d'identità che racconta sinteticamente chi lo ha customizzato, l'azienda produttrice del materiale e il maglificio che lo ha smacchinato. Un'iniziativa frutto della sinergia tra Figus, Nicola Miller, Moradei e
Maurizio Brocchetto.

Uno degli highlight di Pitti Filati 84 è la seconda edizione del fashion show dedicato alle collezioni di nove studenti internazionali del Master di Primo Livello in Maglieria, Creative Knitwear Design di Accademia di Costume & Moda di Roma.

Un’iniziativa che vede coinvolte, oltre all’Accademia, la
Fondazione Pitti Immagine Discovery come promotrice e organizzatrice e Modateca Deanna, centro internazionale di documentazione moda di San Martino di Rio (Reggio Emilia), che offre a stilisti e altri addetti ai lavori strumenti di ricerca e ispirazione per la creazione delle collezioni, basandosi sull’archivio del Maglificio Miss Deanna.

Main partner The Woolmark Company, cui si affiancano Stoll, Zegna Baruffa Lane Borgosesia e Sudwolle. Durante la sfilata-evento, i giovani talenti porteranno sotto i riflettori le collezioni fatte con i materiali delle aziende partner di Pitti Filati.

Tra i nove nomi in pedana ci sono quelli dei vincitori del concorso
Special Projects, partito con l’inizio dell’anno accademico, in sinergia con alcune aziende della moda. Benetton ha scelto Lis Bazan Arevalo e Dario Tubiana, mentre Roberto Collina punta su Alessandra Dimiccoli e Max Mara su Qiying Song. Elisa Paulina Herrmann è la stilista opzionata da Ermanno Scervino. Napapijiri & The Woolmark Company, in collaborazione con Stoll, hanno inoltre lanciato agli allievi una sfida, realizzare modelli sostenibili.

Da segnalare all'interno della Fortezza la presenza del Consorzio Promozione Filati e di Elementi Moda: un'occasione di visibilità per le 25 aziende del Consorzio, ma anche il luogo dove raccogliere le prime anticipazioni su Feel the Yarn-The X Edition, decima edizione del concorso rivolto agli aspiranti stilisti, provenienti da una selezione delle migliori scuole di moda internazionali.

Agli inizi gli istituti coinvolti erano cinque da quattro Paesi, mentre oggi si è saliti a 15 da 11 Paesi, con 27 imprese leader nell'ambito dei filati che contribuiscono al contest. In questo decennio sono stati 200 i giovanissimi che hanno partecipato a Feel the Yarn: 27 scendono in pista per l'edizione 2019, il cui tema portante è Co-Creation.

Tra le iniziative a côté il cooking show della pastry chef stellata Annalisa Borella per Dyloan Studio, che si ripeterà in orari predefiniti per tutte e tre le giornate della rassegna, e il 24 gennaio alle 12.45, presso la Sala Riunioni dell'Area Monumentale, il lancio del progetto Moda e SDGs di Filmar, con l'annuncio del vincitore dell'edizione primavera-estate 2020 e una riflessione sulla responsabilità sociale per le aziende del settore.

Dal 23 al 25 gennaio non solo filati e maglia di scena in Fortezza: spazio anche alla moda d’antan, con la 33esima edizione di Vintage Selection al Padiglione Cavaniglia.

In totale sono attesi circa 4.300 buyer, molti dei quali da oltreconfine, anche grazie al contributo straordinario di Mise e Agenzia Ice (nella foto, buyer al salone).

 

a.b.
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