Neanche il tempo di abituarsi allo streaming, che già il concetto di evento da remoto sembra essere superato. Già, perché dopo che negli ultimi due anni summit e conferenze in presenza sono stati rimpiazzati da servizi di videoconferenza come Zoom, ora l’attività convegnista sembra pronta a svolgersi nel Metaverso.
A dimostrarlo è la quarta edizione del Cfs-Circular Fashion System Summit, l’evento organizzato da Lablaco, che si è svolto dall'8 all'11 dicembre scorsi all’interno del gemello digitale del Grand Palais Ephémère di Parigi.
Il padiglione espositivo - che sostituisce temporaneamente il Gran Palais, in fase di ristrutturazione, ed è già stato sede delle sfilate (reali) di Chanel - è quindi rimasto vuoto durante tutta la quattro giorni dedicata a moda, scienza e cultura Web3, perché tutti i partecipanti erano presenti al summit tramite il proprio avatar e collegati con un visore di realtà aumentata.
«Il tema scelto per questa edizione è Render the phygital reality e, grazie agli interventi dei changemaker coinvolti, abbiamo portato esempi convincenti di come dalle sneaker all'arte, l'uso del phygital retail - dove un prodotto o un ambiente esistono sia fisicamente che digitalmente - sia in continuo aumento», ha raccontato Lorenzo Albrighi, co-fondatore con Eliana Kuo di Lablaco. «Anche nella moda - ha aggiunto - tutti i prodotti dovranno ben presto essere digitalizzati e connessi, perché un capo “tradizionale” sarà meno attraente per la nuova generazione di consumatori se non ne esisterà anche una versione digitale».
Di fatto il Cfs-Circular Fashion System Summit ha funzionato come le conferenze che ormai si è abituati a seguire sulle piattaforme, in cui ognuno ascolta i partecipanti e può intervenire “da avatar ad avatar”, con la differenza che tutto è più immersivo e coinvolgente.
«L’idea di seguire l’evento attraverso un visore è la novità di questa edizione - ha spiegato Alberighi - e nasce dalla volontà di trasmettere ai partecipanti il know how che abbiamo acquisito negli anni, lavorando quotidianamente su Web3 e tecnologie immersive, ma già stiamo pensando alle modalità di svolgimento della prossima edizione e non escludiamo di tornare all’evento fisico, almeno in parte».
I lavori del Cfs non saranno alla portata solo dei fortunati possessori dei visori VR. Lablaco prevede infatti di trasformare tutto quello che è accaduto all’interno del Grand Palais Éphémère in contenuti video condivisi su piattaforme come Youtube e Spotify, dove sarà possibile rivivere gli interventi sul Metaverso di Pascal Morand, numero uno della Fédération de la Haute Couture et de la Mode e di Roel Amit, responsabile della parte digital e multimedia del Grand Palais, Roel Amit o di Stefano Rosso, ceo della newco Bvx, che segue i progetti Web3 del gruppo Otb.
Inoltre, come ogni anno, anche in questa edizione Cfs, attraverso il progetto Hub (supportato dal Luxury Innovation Partner Kering e dal Retail Innovation Partner Galeries Lafayette) ha selezionato dieci designer da supportare con mentorship e tecnologia Web3 e altrettanti innovatori, per creare progetti pilota intersettoriali a supporto di designer indipendenti.
Tra gli esperti di design selezionati quest’anno Dhruv Kapoor, Karoline Vitto, Raquel de Carvalho, Scry, 8IGB Community Clothing, Chu Suwannapha, Wilsonkaki, Bettter e Published by. I catalizzatori dell'innovazione includono The Remade, Heartdub, You Mawo, Spin Connect, Pentatonic/Eileen Fisher Foundation, Circular.fashion, Fibretrace e PlatformE.
La mission di Lorenzo Albrighi ed Eliana Kuo di costruire un'industria della moda circolare digitalizzata e connessa prosegue anche oltre il Cfs Summit ed è pronta già per una nuova sfida fisica, questa volta. Dal 4 al 26 gennaio Lablaco curerà il takeover dell’ingresso in Champs-Elysées di Galeries Lafayette a Parigi, che sarà dedicato a esposizione e vendita di prodotti di nuova generazione Nft, frutto di quattro anni di esperienza del summit.
Nella foto, Lorenzo Albrighi ed Eliana Kuo