Dean Cook
Menswear buying manager
Browns
«Prada ha rappresentato anche questa volta l’highlight della Milano fashion week. Non sai mai cosa aspettarti da questo brand, se non che tutte le volte si dimostra superiore alle aspettative. All’ultima sfilata Miuccia e Raf hanno nobilitato il tradizionale workwear, regalando a trench e tute da lavoro una nuova energia. Vincente anche il format scelto per lo show con la presenza di grandi star, da Jeff Goldblum a Kyle MacLachlan e altri divi di Hollywood. Una menzione particolare va a Brioni: questa stagione la collezione disegnata da Norbert Stumpfl (che ha lanciato anche sei look femminili, ndr) è stata davvero straordinaria. La leggerezza della sartoria decostruita e le silhouette morbide sono state ulteriormente esaltate sullo sfondo dello storico Palazzo Durini e non potevano che catturare la nostra attenzione. Abbiamo visto anche il lavoro di alcuni stilisti emergenti, anche se Milano può risultare una città difficile per i nuovi stilisti, in competizione con marchi così affermati nel calendario. Continuiamo a tenere gli occhi aperti, perché incubare e sostenere talenti ancora poco noti fa parte del nostro dna».
Nicholas Atteshlis
Zalando
Brand partnerships lead Zalando Designer
«Sono entusiasta di vedere molta sperimentazione per FW22 finora. La collezione pre-autunno di Balenciaga ha riavvolto l'orologio al grunge della metà degli anni '90, rendendola cool a livello intergenerazionale. Ho anche apprezzato i loro sforzi sostenibili nella costruzione delle loro collezioni, ad esempio, dai materiali di scarto. Prada, che è stata la mia sfilata preferita insieme a quella di Etro, ha elevato l'uniforme da lavoro con proporzioni architettoniche decise, esplorando sia l'abbigliamento da lavoro dei colletti blu che i riferimenti sartoriali tipici dei colletti bianchi. Il risultato è stato elegante e teatrale, con star di Hollywood come Jeff Goldblum interpretando ciò che il workwear maschile rappresenta per il futuro. Sono certo che i capispalla stampati e con cintura disegnati da Miuccia Prada e Raf Simons saranno l'autentico must di stagione. Dal mio punto di vista, la tendenza più convincente della FW22 è quella di fondere lo stile preppy americano con lo smart tailoring, dando un senso di disinvoltura ai look. Alcuni capi must-have sono i capi sartoriali degli anni '70, in particolare i blazer doppiopetto e le camicie rétro. Questi pezzi possono essere abbinati a pantaloni sportivi casual o pantaloni a gamba larga. Un altro capo irrinunciabile sono i pantaloni a gamba larga, ma in generale c'è una grande domanda di un tipo di abbigliamento smart. Gli accessori sono vitali nella creazione di look di tendenza: alcuni articoli must-have sono maxi occhiali da sole rétro, anelli con sigillo e penny loafers e marchi come Prada, Hermés, Loewe, Gucci e Dries Van Noten sono tutti fantastici nell'alimentare queste tendenze. Ma a Milano gli accessori più incredibili sono stati quelli presentati da Fendi. Merntre tra i giovani sono rimasto impressionato da JordanLuca per i tessuti insoliti utilizzati e per il convincente richiamo allo stile punk».
Federica Montelli
Head of Fashion
Rinascente
«Alla fine la pandemia ha condizionato più la fashion week che Pitti Uomo. In Fortezza da Basso in quasi due giorni abbiamo trovato quello che ci aspettavamo: marchi di prodotto molto forti e sempre più focalizzati su nuovi progetti sostenibili e piccole realtà, molto creative, ideali per nuovi inserimenti. A Milano invece il calendario così diluito ha reso l'atmosfera generale un po' soft. Il vero rammarico è per JW Anderson: se la sua sfilata fosse stata fisica, come previsto originariamente anziché digitale, sarebbe stato il momento clou della manifestazione. I capi erano molto creativi, ma l'evento digital ha diluito la portata del messaggio. In assoluto la collezione che ho preferito è stata quella di Fendi per il connubio tra prodotto creativo e portabilità. Le proporzioni erano perfette: slim al punto giusto, over senza esagerare. Prada, invece, mi è parsa meno forte di altre occasioni, anche se i singoli pezzi erano belli. Mi è piaciuto molto lo sforzo fatto da Dolce&Gabbana, che hanno costruito la loro collezione intorno all'esibizione del cantante Machine Gun Kelly e al suo modo di vestire tra pantaloni super slim e giacche a vita stretta e spalle larghe. Una sfilata così avrebbe meritato più trasporto da parte del pubblico. Bella Dsquared2, ma anche Etro, che stagione dopo stagione riesce a far convivere sempre meglio il tipico tema folk con un prodotto più giovane e fresco. La collezione di Zegna è sempre bella e continua a proporre un link molto bello tra casual e formale. Tra i giovani continuiamo a essere forti estimatori di Federico Cina. Quanto alle tendenze forte della prossima stagione direi che si rafforzano filoni già in atto: pantalone fluido, maglieria lunga e molto lavorata e il cappotto».
Ahmet Öcal
Buying and Merchandising Director-Men Merchandise Group
Beymen
«Anche se i casi di Covid in tutta Europa stanno crescendo sensibilmente, la Milano Fashion Week è riuscita ad accogliere una serie di sfilate fisiche di forte impatto, insieme agli appuntamenti digitali. Purtroppo per quanto ci riguarda abbiamo dovuto cancellare la nostra trasferta a Milano, a causa dell'aggravarsi della situazione. Per quanto riguarda i marchi vincenti, ci sono tre diverse espressioni di tailoring italiano che hanno fatto importanti dichiarazioni a questa edizione. Il cambiamento di Zegna non è solo nel nome ma è un nuovo modo di definire il modo in cui vestiamo: Alessandro Sartori sta ridando forma alla collezione ponendo l'enfasi su comfort, design e funzionalità. Kiton ha interpretato il suo dna con un inedito approccio, scommettendo su silhouette moderne, confortevoli e super luxury. Brunello Cucinelli ha abbinato le sue giacche soft sport a pantaloni modello carota colorati per dare vita a una nuova idea di eleganza. La sfilata di Etro è stata la prova assoluta di come il brand stia virando verso proposte molto più giovani e moderne. Quella di Dolce&Gabbana avrebbe potuto intitolarsi scegli il tuo avatar: insiema al cantante e dj Machine Gun Kelly gli stilisti hanno aperto la porta al metaverso. Per quanto riguarda il trend vincente, assisteremo al ritorno all'eleganza e alla raffinatezza, interpretate in modo diverso da ciascuna griffe. Abbiamo visto molte giacche cropped, lunghi cappotti con spalle esagerate, pantaloni e maglieria in tinte accese e molte diverse sfumature del colore bordeaux. Per quanto riguarda gli accessori, vincono i guanti abbinati agli zaini di forma triangolari di Prada, le scarpe sagomate dalla punta squadrata e gli stivali in Eva foam di Alyx e gli O'Lock Loafers di Fendi. Per quanto riguarda il budget della prossima stagione siamo cautamente positivi. Sebbene il 2021 sia stato uno degli anni più imprevedibili a causa della pandemia, per noi è stato uno dei migliori in termini di performance. Spero che avremo gli stessi risultati nel 2022».
Andrea Selvi
Menswear buyer
LuisaVia Roma
Tiziano Cereda
Biffi Boutiques
Amministratore Delegato
«In questa edizione della fashion week maschile abbiamo apprezzato particolarmente la creatività bizzarra e attualissima di JW Anderson, che è stata una bella conferma, ma anche Zegna, con le sue proposte raffinate, dall’eleganza morbida e rilassata, come pure le fantasie gioiose di Etro. Una menzione speciale merita la retrospettiva realizzata da C.P. Company per i 50 anni del marchio. Fra i brand emergenti ci hanno colpito Federico Cina, Magliano, A Personal Note 73 (APN73) e Spyder. Il prossimo inverno vede la riconferma di un’eleganza rilassata, dai volumi morbidi e gender-fluid. Restano importanti le proposte outerwear - interessanti, ad esempio quelle di K-Way - e ci aspettiamo un mood colorato e gioioso, come quello portato in passerella da Etro e JW Anderson. Per la prossima stagione fredda prevediamo di aumentare i budget».
Olga Mironova
Owner
Boutique XXI Secolo
Le sfilate del menswear questa volta sono state particolarmente belle e d'impatto. Una delle mie preferite in assoluto è stata Dolce&Gabbana, uno show fantastico con un messaggio giovane, forte e positivo, dove Machine Guy Kelly ha sfoggiato due look forti in bianco e nero in apertura e chiusura. La collezione è fresca ed è cambiata molto. Linee, tagli e proporzioni: è tutto nuovo. Il dna della griffe è stato rivisto ed espresso in maniera inedita. Cappotti, piumini e giacche over hanno sempre le spalle larghe, i colori sono molto forti e tra i capispalla ci sono anche le pellicce. Bellissima anche la sfilata di Prada con un cast fenomenale. Accanto ai modelli abbiamo potuto vedere stelle del cinema di livello mondiale come Kyle MacLachan, Filippo Scotti, Jeff Goldblum, Tom Mercier, Damson Idris e altri. La collezione è davvero riuscita: una combinazione tra streetwear ed eleganza, tessuti tecnici e pelle. Tantissimi abiti e tute da lavoro sono abbinati a capi eleganti e iconici del guardaroba maschile come cappotti, giacche e trench di pelle. Un look che nasce dall'incontro tra due mondi contrastanti. L'insieme è molto bilanciato e sofisticato: un mondo non esclude altro. Tra le sfilate più interessanti c'è anche Fendi: un'interpretazione di epoche passate, molto leggera, fresca e con bellissimi dettagli e combinazioni di colori riuscite. Una vera eleganza che durerà per anni. Per il nostro mercato uno dei marchi vincenti è Brunello Cucinelli, che propone uno stile semplice e allo stesso tempo elegantissimo. La collezione è bellissima e facile da combinare, con tessuti di qualità molto alta e una vestibilità perfetta. Tra le presentazioni digital spicca quella di JW Anderson, che propone un visione molto particolare e fresca. Anche i capi da donna erano molto interessanti. Per quanto riguarda il trend generale emerso da questa tornata di appuntamenti ho notato tantissimi capispalla con le spalle ampie, come i capotti da Zegna, Brunello Cucinelli, Prada, Fendi, le giacche con le spalle larghe di Dolce&Gabbana e Prada, le pellicce di Fendi e Dolce&Gabbana, i trench in pelle di Prada. Tra gli accessori spicca l'ampia scelta di borse in formato grande.
Nella foto, da sinistra, le sfilate di Fendi, Prada, Zegna.