Milano Unica chiude a 2.400 visitatori
«Importante e inaspettata la partecipazione di circa 400 aziende estere», commentano dal salone tessile».
La 31esima edizione di Milano Unica archivia la due giorni dell’8 e 9 settembre con 2.400 aziende visitatici, di cui 400 estere, in particolare da Paesi come Usa, Giappone, Inglesi, Francia, Svizzera e Germania.
Questo primo appuntamento fieristico con la filiera della moda post lockdown ha presentato le collezioni di tessuti e accessori tessili per l’autunno-inverno 2021/2022 di 207 produttori, di cui 171 italiani e 36 stranieri.
«In sicurezza, grazie alle stringenti misure adottate, è stato lanciato un messaggio di fiducia - commenta il presidente di Milano Unica Alessandro Barberis Canonico -ampiamente condiviso dagli espositori e dai buyer intervenuti, che mi auguro faccia da rompighiaccio nel concorrere a ricreare le condizioni per la ripresa».
Nel parere del presidente le fiere fisiche sono fondamentali per il comparto tessile e dell’accessorio, «per la natura stessa del prodotto, che prende vita nel momento in cui è presentato dal vivo». «L’importante - ha affermato – è non fermarsi all’oggi, ma adottare una prospettiva di lungo periodo e continuare a investire nell’attività fieristica con un occhio che guarda agli scenari futuri e ai potenziali sviluppi economici e commerciali».
«Creatività, innovazione, sostenibilità e digitale sono i pilastri sui quali dobbiamo puntare con decisione, perché Milano Unica continui a essere il punto di riferimento del tessile mondiale d’eccellenza».
In questa edizione, che segue all’annullamento di quella di luglio, c’è stato un rafforzamento di e-MilanoUnica Connect, il marketplace digitale realizzato in collaborazione con Pitti Immagine, che offre la possibilità per le aziende espositrici di offrire showroom virtuali, con livelli di accessibilità differenziati.
In più è proseguita la sinergia tra Milano Unica e Filo, presente a Rho Fiera con una gamma di filati sostenibili, parte del progetto Filoflow.
«È stata un’edizione complessa - spiega Massimo Mosiello, direttore generale di Milano Unica - non solo nella gestione dei due giorni in fiera. Le incertezze conseguenti all’andamento della pandemia nel mondo, hanno messo a dura prova il lavoro di impostazione e organizzazione dell’evento. La soddisfazione degli espositori e dei buyer intervenuti ripaga ampiamente la dedizione e l’impegno profuso da tutto lo staff di Milano Unica. Non si è trattato solo di un evento d'immagine per tenere alta la bandiera del Made in Italy, ma anche di un momento importante di contatti e trattative».