Come preannunciato a fine febbraio da fashionmagazine.it, Stefaniamode.com diventa Modes: il rebranding, ufficializzato oggi, è l'emblema di nuove e importanti sfide per il rivenditore globale di moda luxury, fondato da Aldo Carpinteri, che ne è anche il proprietario.
«Brutalista e barocco, espressivo ma contenuto, il nuovo logo di Modes è il simbolo della nostra essenza», si legge sulla homepage di modes.com, che rappresenta una delle due facce della "medaglia" Modes.
Da un lato c'è appunto il portale di vendita online, all'insegna di una shopping experience creativa, coinvolgente e ricca di contenuti, con un'offerta che va oltre i 300 designer. Di pari passo va l'investimento sulla trasformazione dei negozi fisici, in collaborazione con un importante studio di architettura.
«I primi spazi che mostreranno il remodeling saranno quelli di Portofino e Forte Village, che apriranno a maggio», anticipa Carpinteri, precisando che d'ora in poi il nome stesso della società sarà Modes SpA, «nell'ottica di un'unità legale, amministrativa e commerciale e di un'identità pienamente coesa».
«Avevamo bisogno di una maggiore incisività e distintività - aveva raccontato lo scorso febbraio a fashionmagazine.it - per vincere nell'arena dell'internazionalizzazione». Un upgrading in sintonia con il target evoluto e informato in ambito moda che già seguiva Stefaniamode.com e che troverà ulteriori spunti e motivazioni con il new deal.
Modes ha già stretto una forte partnership con Farfetch, collaborando con la divisione Black&White del colosso dell'e-commerce, per ottimizzare le sue operazioni online.
Questo ha consentito al retailer di diventare uno dei primi cinque seller al mondo di Farfetch, con più di 10mila articoli singoli consegnati in oltre 180 Paesi.
Da segnalare inoltre la collaborazione con Balenciaga per i negozi di Porto Cervo, Portofino e Forte dei Marmi, progettati in modo tale da essere in linea con la visione d'avanguardia di Demna Gvasalia, direttore creativo della griffe di casa Kering.
Partendo dal lontano 1971, Aldo Carpinteri è dunque riuscito a trasformare una boutique radicata nel territorio siciliano in un player globale, le cui vendite digitali rappresentano il 65% dell'attività complessiva, quantificabile in oltre 100 milioni di fatturato nel 2018.
«Modes - sottolinea l'imprenditore - si avvale di un magazzino all'avanguardia di 6mila metri quadri a Trapani, il che ci consente di offrire un servizio clienti su misura e una spedizione rapida ovunque nel mondo».
«Continueremo a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo delle nuove professioni e competenze della nostra regione, la Sicilia», conclude, ricordando che Modes non è solo business: «Ci teniamo a sostenere le arti creative locali e per questo patrociniamo La Salerniana, il museo delle arti moderne e contemporanee di Trapani».
Un regalo alla città è stato inoltre il restauro di un suo monumento storico, la Fontana di Saturno, costruita nel 1342 dalla famiglia Chiaramonte (nella foto, Leonardo Scotti interpreta la nuova identità di Modes).